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Raw Power: Resuscitate

Dopo sette anni tornano i Raw Power con Resuscitate che ci dimostra come, nonostante tutto, questo gruppo sia riuscito a rimanere sulla cresta di un hardcore punk che ci fa sempre innamorare

Raw Power

Resuscitate

(CD, Worm Hole Death)

hardcore, punk

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Raw Power- ResuscitateSono passati sette anni da quando i Raw Power fecero uscire il loro Still Screaming e tante cose sono accadute da allora. Prima tra tutte, e sicuramente più importante, il decesso di Giuseppe Codeluppi che è stato co-fondatore, chitarra e voce di questo gruppo e la cui mancanza ha reso le fondamenta della loro storia più fragili. Ma, nonostante questo avvenimento sia stato sicuramente destabilizzante, non è riuscito a fermare la grinta di questi ragazzi. Anzi, forse, in qualche modo li ha spinti a reagire portandoli a creare nuova musica. E a tornare dal loro pubblico presentando questo nuovo lavoro: Resuscitate.

Ma cos’è Resuscitate? Trovare una definizione che riesca ad essere perfettamente calzante non è facile e definirlo un semplice album è davvero troppo riduttivo. Infatti questa loro nuova fatica è un’opera monumentale che si offre sull’altare dell’Hardcore Punk. E’ un omaggio fatto di ben ventisette brani.

Ventisette brevi ed immediati mezzi che ci conducono nell’anima di quello che questo genere musicale ha insegnato e che questa band ha usato come proprio vessillo in giro per il mondo.

Non si scherza, insomma.

Ma si rimane colpiti da queste schegge che fanno della qualità il loro punto di forza. Iniziando dalla prima State Depression che, così veloce, è solo l’anticipazione di quello che ci aspetta.

Resuscitate ci permette di viverlo con estrema agilità. Penetra senza invadere troppo anche quando si viene investiti da brani come Stop Me If You Dare e Don’t Rush che si caratterizzano, tra l’altro, anche per i particolari assoli di chitarra qualitativamente da manuale. Ma anche quando i tempi si allungano (come in Born Under A Bad Sign) il livello non cala, anzi, si rimane ancora più rapiti.

Ovviamente non potevano di certo mancare le cover di quel gruppo ormai storico che ha fatto da sorgente d’ispirazione per i nostri amici. E parlo di I Wanna Be Your Dog e Raw Power (per chiunque si stesse chiedendo da dove avessero preso il nome per il gruppo, ecco la risposta) degli amati Stooges.

In definitiva un album davvero degno e che vale la pena di essere conosciuto ed amato fino in fondo e da chiunque. Che apprezzi questo genere oppure no.

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