AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Ravenscry: One Way Out

Ci introducono in un'atmosfera gotica e nebbiosa i nostri Ravenscry. Con questo One Way Out, infatti, iniziano il loro cammino su una scia gothic metal interessante e mai banale

Ravenscry

One Way Out

(CD, Worm Hole Death)

gothic metal, alternative metal

________________

Ravenscry- One Way OutI Ravenscry sono un gruppo di Milano che, dopo un EP rilasciato lo scorso anno, pubblicano il loro primo lavoro completo: questo One Way Out.

Dodici canzoni che seguono la scia di un gothic-metal sobrio che trova l’apice della sua eleganza non tanto nel basso incisivo e nei riff abbastanza potenti quanto in femminei vocalizzi leggeri come merletto nero.

Non si può negare il fatto che, lasciandosi trasportare dal torrente di questi brani, ci si imbatta anche in sperimentazioni che strizzano l’occhio, in qualche modo, a band ormai ben più patinate. E parlo di sperimentazioni electro-alternative che potrebbero rimandare banalmente ai più famosi Evanescence ma anche, perché no, ai nostrani Lacuna Coil.

Per quanto mi riguarda, però, la mia memoria va più spedita verso quel metal più sinfonico di Epica e Within Temptation, che di sperimentale non ha moltissimo ma che trovo più in linea con la semplicità dei nostri Ravenscry. A mio avviso, infatti, non è un male non essere ricoperti da quella glassa lucida e zuccherosa che, inevitabilmente, avvolge e rende (anche troppo) commerciali famose band sforna hits.

Ma, forse, sono principalmente i vocalizzi semi-lirici della cantante Giulia che mi rimandano ad un metal sinfonico/gotico nordeuropeo piuttosto che ad un alternative-metal d’oltreoceano.

In ogni caso trovo che questo sia un album che valga la pena di essere ascoltato anche se, a tratti, potrebbe risultare un po’ privo di corpo. Specie nella parte iniziale dove, credo, sarebbe soltanto bastato cambiare la disposizione delle prime tre tracks Calliope, Elelments Dance e Nobody.

Apprezzabilissime, invece, le tre Redemption. Una sola canzone, in teoria. Tre canzoni, in pratica. Legate da un filo indissolubile capace di amalgamarle in maniera davvero omogenea.

Una band, quindi, con un progetto che mi auguro non verrà abbandonato e di cui spero di ascoltare presto una seconda release.

Gli ultimi articoli di Ileana

Condivi sui social network: