Prologue Of A New Generation
Mindtrip
(Antigony Records)
djent, progressive
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Vengono da Trento i 5 fanciulli che urlano all’interno di questo album rabbioso e che corrispondono al nome di Prologue Of A New Generation, band nata da qualche anno di matrice heavy metal che con Mindtrip ci porta in un viaggio tortuoso fatto di riff selvatici, urla e dissonanze sonore.
Che tipo di album è questo Mindtrip? Metal con incastri progressive e djent. Djent? Ormai il metal ha tantissime derivazioni, in questo caso si parla di una corrente estrema con punte di melodic math rock cantato in growl. E tecnicamente di alto livello, con due chitarre, quelle di Cris Merz e Nico Tommasi che fanno un lavorone tra palm mute, riff e controassoli come cavalli imbizzarriti. La parte ritmica di Dionis Platon al basso e Filippo Tonini alle pelli è da capogiro.
Poi può piacere e non piacere, ma la voce di Mirko Antoniazzi non solo è di una gran potenza nei suoi ruggiti vocali, ma capace di sfumature melodiche di buon livello, soprattutto sui ritornelli.
È chiaro che ci troviamo di fronte ad un disco brutale con fraseggi chitarristici sincopati inoculati da razioni prog-metal che ti piovono addosso come una tegola spazzata via dal tetto da una tromba d’aria travolgente.
Già all’opera tre anni fa con l’Ep Written Buried and Forgotten, e con alle spalle già diversi tour in Europa con diverse band dell’area metal, i Prologue Of A New Generation hanno lavorato ai suoni e alla sperimentazione finendo quindi per debuttare con questo full lenght.
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