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Project Czar: II

Il nuovo lavoro heavy metal della band marchigiana dal titolo Project Czar - II, in alternativa ai Sun King, un side project diretto da Ivan Perugini

Project Czar

II

(Cd, RawLines)

heavy metal

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Project Czar- IIProject Czar, prolungamento dei Sun King, band hard rock, capitanata da Ivan Perugini, è un progetto concepito già in passato che decide di dar voce, spazio e vita ad alcuni brani che non sono mai stati inseriti nel repertorio dei Sun. Ivan Perugini, anima e anger della band, musicista con sconfinate idee in testa, polistrumentista (oltre a cantare suona la chitarra e la batteria), ha dato origine ad un lavoro degno di nota.

II ha quattro brani,  della durata totale di sedici minuti. Sedici minuti sufficienti per carpire l’anima rock che regna nelle musiche e nelle note del gruppo.

Il disco si apre con Am I Alive, che ricorda vagamente l’heavy metal degli anni ’80, il rock duro, pungente, creato dagli AC/DC, con punte alte di blues.

Falling Star, riporta alla mente Ozzy Osbourne, il metal maledettamente strisciato  dalla voce del reverendo e la chitarra virtuosa e grassa di Zakk Wylde, tutto contornato, nel nostro caso, dalla voce di Ivan, chiara, nitida e forte.

Gimme All riporta indietro nel tempo, era il 1973, un pizzico di Led Zeppelin con la  famosa Rock’n’Roll, un indiavolato pezzo di rock’n’roll con un tiro invidiabile.

In ultimo, ma non meno importante, il capolavoro In Signo Tauri. Pezzo che si apre con una voce candida, la cantante lirica Ilva Bassi, voce utilizzata per rievocare le epoche romane, un richiamo alla lealtà della X legione di Giulio Cesare, accostando il tutto alla politica astrusa e negativa di oggi.

Inutile dire che la voce di Ivan prende il sopravvento, il rock progressive fa da padrone, pare di scorgere nelle note James La Brie, cantante dei Dream Theater, con generi che riportano ai vecchi Iron Maiden.

Un mix straordinario in soli sedici minuti, difficile da credere,  facile da assorbire e gustare, mix che riporta  il rock alla sua dimensione più selvaggia e genuina, un’orgia sonora dominata dai virtuosismi e dal canto stridulo e possente di Ivan Perugini.

 

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Carla Bottiglieri
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