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Primal Scream: More Light

Fan dei Primal Scream tenetevi forte. La band di Glasgow torna con il loro nuovo album More Light, con un doppio CD in deluxe edition. Bobby Gillespie e soci si ripresentano con un lavoro appassionante, olistico e ambizioso

Primal Scream

More Light

(CD, Ignition Records)

indie rock, rock psichedelico

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Primal Scream- More LightFan dei Primal Scream tenetevi forte. La band di Glasgow torna dopo 5 anni di silenzio con il loro nuovo album More Light, un doppio cd in deluxe edition.

Bobby Gillespie e soci si ripresentano con un lavoro appassionante, olistico e ambizioso dai tempi di XTRMNTR. Un album in cui il gruppo si diverte a spaziare dall’alternative rock alla musica psichedelica, a qualche spruzzata di punk ma non solo. Del resto da una band che in quasi trenta anni d’attività si è presa varie ‘licenze’ musicali passando con disinvoltura dall’hard rock, al dub, al punk, al funky e chi più ne ha più ne metta vi fa ben comprendere che la loro essenza è quella di spaziare. Immancabile come sempre la denuncia sociale, un elemento che ha sempre caratterizzato la band scozzese nella loro lunga esperienza. 

La riuscita di un di lavoro così diversificato è anche data dal fatto che Gillespie ha smesso di fare uso di droghe o alcool: “Da quasi cinque anni sono sobrio, e non uso più alcol e droga. Tutta questa roba ha messo la mia vita nel caos e a tutti quelli che mi stavano intorno ho arrecato un sacco di dolore e di difficoltà ” – dice dei suoi anni come un consumatore di droga pesante – Con me e i miei amici stavamo cercando di cancellare noi stessi. La band ha sofferto di questo da un punto di vista creativo.”  Riguardo a More Light : “Stiamo cercando di ricreare esperienze trascendentali, euforiche, ed anche estatiche” – insiste – “Questa peculiarità farà sempre parte della nostra estetica. Ci piace fare musica psichedelica. E’ solo da quando abbiamo smesso di prendere le droghe che abbiamo ottenuto il meglio. “

Si parte con 2013, in cui dopo l’inizio strumentale con chitarra elettrica e batteria subentra anche il caro buon vecchio sax, che da quel sapore di anni ’80 alla canzone. Una track dal forte connotato sociale: “Thatcher’s children make the millions pay… how long will this shit last?”.

River of Pain è un pezzo rock con un mix di sonorità sud-americane e orientali, che affronta il tema della violenza domestica.

Culturecide è un bel pezzo ritmato tendente all’acid-rock con l’innesto del coro gospel.

Vecchia maniera è Hit Void, un pezzo shoegaze degli anni ’80.

Sognante Tenement Kid, mentre Invisible City è un pezzo rock-elettro anche questo con venature d’annata, ma veramente piacevole d’ascoltare.

Goodbye Johnny è molto ‘slowly’, veramente d’atmosfera con questo sound psichedelico che rapisce la tua mente.

Sideman è un pezzo noise-rock molto potente, mentre in Elimination Blues ti ritrovi in un pezzo rock dei primi anni ’70 con qualche influenza soul.

Accattivante Turn Each Other Inside Out costruita sullo stesso giro di batteria e con delle esplosioni pazzesche all’improvviso nel bel mezzo della canzone.

Walking With the Beast è un pezzo in cui c’è un pò di tutto: dal ritmo schizofrenico compaiono vari strumenti durante la track, che uno nemmeno se li aspetta. Un sound marcatamente orientale finchè a metà canzone una variazione sul tema. Il pezzo si trasforma in una song onirica e psichedelica. Una sorpresa dietro l’altra.

Molto stile Beatles con anche le chitarre acustiche Relativity.

It’s Alright, It’s OK è un’allegra canzone con sonorità da Rolling Stones.

I want you è un pezzo brit-rock mentre chiudiamo con il punk-rock di City Slang.

Nel secondo CD, disponibile solo in deluxe edition, troviamo sei canzoni che si diversificano totalmente. Dal new-wave anni ’80 di Nothing Is Real / Nothing Is Unreal, alla strumentale, in chiave elettronica sulla falsariga dei Vangelis, di  Requiem For The Russian Tea Rooms,  al blues di Theme From More Light, alle citazioni della Motown come Running Out Of Time, fino al blues psichedelico di Worm Tamer. Se non siete sufficientemente contenti c’è anche 2013 (Weatherall Remix). 

I Primal Scream sono una band per tutti i palati. Nella eclitticità di questo album se ti piace un solo genere trovi comunque qualcosa che fa anche al caso tuo. Ma una volta che ti trovi nelle 15 tracce, o 21 nell’edizione deluxe, finisci per apprezzarle tutte perchè quando c’è la qualità, l’esperienza ed il lavoro ammiri quello che hanno ottenuto. Insomma amanti del rock, e non solo, mettete questo cd tra quelli da ascoltare assolutamente in quest’anno solare.

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Matteo Valeri
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