Polar For The Masses
Fuori
(Tirreno Dischi)
rock d’autore
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Salgono ancora le quotazioni del terzetto vicentino dei Polar For TheMasses, rimessosi in surplus di luce con questo ultimo disco, Fuori, ancora in lingua madre dopo un passato all’insegna dell’idioma inglese. otto tracce per uno spettro sonoro ed estetico ampliato, con un particolare “orecchio” per un rock d’autore a cui tremano le vene dei polsi e che si incammina su percorsi ritmici mid-punkyes nevrastenici, ottimamente “esauriti”.
Elettrico e acustico, un box stracolmo di musica dove la band scuote il mondo sotterraneo in cui – purtroppo – ancora sfreccia, una tracklist che supporta melodia e poesia come motivo di reperibilità vitale da donare all’ascoltatore, quella “confidenzialità” tesa che in fondo è “la” concezione essenziale che circonda l’arte del trio, di questo ingranaggio sonoro che comunica – in un modo o nell’altro – che la volontà della loro alchimia indipendente è quella di sopravviverci.
Forse più cattivi di prima, magari più in “progress” fatto è che il disco promana un sentore di avanguardia che reca con sé i germi di cambiamenti rutilanti e – perché no – rivoluzioni reali, lo si avverte nel pestaggio ritmico di Un dono solenne, nel bijoux Marinai e nei toni rock stile 90,s che pompano Un cane normale, poi a sedimentare l’udito sugli altri pezzi ci pensa la curiosità infingarda per le sfiziosità.
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