Pipers
Alternaïf
(Bulbart)
indie, brit-rock, folk-pop, americana
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Giunti al terzo lavoro Alternaïf i milanesi Pipers, abbandonano in parte le atmosfere british per dirigere il loro sound verso un certo cantautorato americano.
Già dall’apertura dell’album con Empty-Handed e Follow The Flow si possono scorgere atmosfere crepuscolari sullo stile di Sufjan Stevens ma con un’importante personalità.
Place In The World intriga molto sia per arrangiamenti che per un cantato più brillante ed è caratterizzata da un ottimo appeal anche radiofonico.
Con My Whole Lifetime e When You Come i Pipers mettono un carico da 90 e confermano un’ottima attitudine indie folk.
Con la più scarna, ma davvero bellissima, Freckles e una In My Dreams, in salsa di ballad alla Pete Doherty, riescono a fare innamorare di un album che vede nelle successive tracce altre perle come Words, brano che non smetterei mai di ascoltare.
Con gli archi di Caress In My Mind è l’ora di ripartire da capo e perdersi in un territorio incontaminato da cui ripartire.
Questo Alternaïf è un lavoro molto curato, con testi davvero interessanti , spesso dolenti ma che lasciano quel filo di speranza che ci aiuta a proseguire per la nostra strada. Bravissimi Pipers, un egregio lavoro.
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