Piet Mondrian
Misantropicana
(Cd, Urtovox)
musica da cameretta
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Hanno fatto passare due anni da Ci Diamo Allo Sperimentale i Piet Mondrian, che ci riprovano con Misantropicana.
Parecchio maturati rispetto all’esordio, Michele Baldini (chitarra, voce, armonica e kazoo) e Caterina Polidori (batteria, voce, tastiera e percussioni), stavolta ricorrono alla complicità di Wassilij Kropotkin per sviscerare le loro melodie tra elettronica, basso, archi e fiati. Tutto molto semplice, si badi bene, e tutto molto cinico. I testi, tutti rigorosamente in italiano, sono di critica sociale o fotografie di vita vissuta raccontate con l’ironia e lucidità tipica di due toscani doc.
A livello compositivo, dicevamo, tutto è molto fragile e semplice e le melodie sono solo timidi accenni su basi ritmiche più decise; i riferimenti musicali vanno dai CCCP rimasticati dagli OfflagaDiscoPax a De Andrè, con uno schieramento politico e ideologico esplicito e diretto, pur senza ricorrere a proclami da piazza.
Misantropicana incuriosce e diverte ed entra nelle viscere in quattro e quattrotto; non è un capolavoro, ma un disco intelligente che potrebbe – finalmente – far balzare i Piet Mondrian sui palchi indie di tutta Italia.
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