Photek
DJ-Kicks
(CD, !K7 Records)
house, deep house, drum and bass, tribal house
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Nasce nel 1972 in Inghilterra per finire poi a Los Angeles, annoverato come uno dei più rispettati protagonsisti della scena drum and bass: stiamo parlando di Rupert Parkes, a.k.a. Photek, che seleziona il primo capitolo per la serie DJ-Kicks del 2012, edita dalla casa discografica teutonica !K7, che vanta ormai 27 lunghi anni di attività.
Nel 2007 sembrava a un passo dal ritiro, invece eccolo qua: l’inizio è proprio targato Photek, con l’aggressiva Azymuth in esclusiva per Dj-Kicks, seguito da Kromestar e dalla sua onirica In 2 Minds, quasi celestiale, una “traccia chiave”, sostiene il selezionatore. Grande impatto per il beat di I Need Love (Morgan Geist’s Love Dub), che porta la firma di Hot Toddy feat. Ron Basejam, ma nulla a che vedere con DLX e la sua Modern Man, perfettamente strutturata dall’inizio alla fine. Si abbassano i toni con Here Come The Dark Lights di DJG e Bare di Dustmite & Kuru, ma M25FM diPhotek & Pinch suona la carica con un irresistibile beat minimale.
Totale cambio di registro con I Shouldn’t, I Wouldn’t (Club Des Belugas Remix) dei Jojo Effect, così vintage, così retro, con trombe e percussioni che accompagnano una suadente voce femminile: un vero e proprio intermezzo, perché a seguire troviamo No Agenda, la seconda traccia esclusiva di Photek, che qui sembra davvero voler calcare la mano, e anche bene. Di Baby Ford + Eon la seguente Dead Eye (Original Version), soffusa e opaca, “che è del 1994 ma sembra essere stata scritta oggi”, come lo stesso Photek ha affermato; Marco Effe è l’autore della ruvida Sexgas (Arnaud Le Texier Remix). Come schiavi dell’alternanza, Say Something di DJG ci riporta verso atmosfere più sognanti, che in No Under But You di Guy J & Miriam Vaga assumono tratti quasi lirici.
Le tinte anni ’60 di Bajka in Hunting (Club Des Belugas Remix) possono essere considerate il secondo cambio di registro della raccolta, perchè Daze Maxim e la sua (piuttosto noiosa) Tomorrow Universe tornano in linea con lo stile dei brani fin qui ascoltati; Sepalcure con Taking You Back rivela una voce caldissima e coinvolgenti ritmi tribali che si ritrovano anche nella terza esclusiva di Photek, intitolata Levitation, cui segue la quarta esclusiva composta da Photek & Kuru e chiamata Fountainhead, di cui si apprezza maggiormente il finale. Synkro con Look At Yourself riporta energia positiva dopo qualche brano piuttosto cupo; a chiudere la compilation, 101 (Boddika’s Drum Machine Remix) del selezionatore Photek, con lamenti femminili che potrebbero rivelarsi ripetitivi, e l’ottima The Art Of Nothing Pt. 1 di Parxe & Grincheux.
“È musica con atmosfera, è introspettiva. Ho immaginato che questo fosse il mixtape da ascoltare dopo la discoteca, è più intimo. Non ho cercato di mostrare cosa suonerei in una serata, è qualcosa di completamente diverso. Ho voluto creare un’esperienza di ascolto che fosse classica: queste tracce le puoi mixare con gli attuali successi dance, puoi farne una colonna sonora o puoi renderle un viaggio”: tutto questo è Photek.
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