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Peter Case: WIG!

Wig! è una parrucca leggermente sbiadita; ottimi testi, un paio di canzoni memorabili e (troppe) cose già sentite per il ritorno di Peter Case dopo l'operazione al cuore

Peter Case

Wig!

(Cd, Yep)

songwriting

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peter-case-wigE si, ci aspettavamo di meglio, dopo  tre anni di silenzio di Peter CaseWig! doveva essere la consacrazione dell’artista eclettico e poliedrico  qual’è , invece si è arenato in un tortuoso blues con qualche ingerenza rock  a tratti non convincente e ripetitivo: la brutta operazione al cuore e le sfortunate conseguenze probabilmente lo hanno segnato.

A Peter Case l’esperienza non manca, si sa destreggiare a dovere con la chitarra e  anche gli arrangiamenti non sfigurano , ma  a mio avviso l’album è sottotono, privo della lucidità per far male, per entrare d’urto dentro l’anima, per far sentire la voglia di riascoltarlo.

Sia ben chiaro che la Parrucca non può mancare nel vostro armadio musicale se non altro per un Colors of night che dà brio e lustro alla chitarra di Case o per il testo di New Old Blue Car, semplice e spontaneo.

Altro testo da incorniciare e senza dubbio quello di Thirty Days In The Workhouse (trenta giorni in una casa lavoro), o quello di Lead Belly, toccante descrizione dell’angoscia di un padre costretto in carcere per un errore.

Nell’ insieme quando lo si riascolta, il lavoro di Peter da l’impressione di voler  sfuggire da binari  già percorsi, ma purtroppo alla stazione si ritorna dove altri treni sono già passati prima.

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