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Paolo Enrico Archetti Maestri: recensione di Amorabilia

Debutta da solista il cantante e chitarrista degli Yo Yo Mundi. Amorabilia di Paolo Enrico Archetti Maestri è la testimonianza della sensibilità di un artista sempre positivo che in questi anni ha invitato a combattere per un sogno.

Paolo Enrico Archetti Maestri

Amorabilia

(Nota)

canzone d’Autore

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Fa un po’ strano definire “esordiente” Paolo Enrico Archetti Maestri, che dopo ben 35 anni di dischi e concerti con gli Yo Yo Mundi debutta da solista con la sua prima pubblicazione, Amorabilia. Cantante, chitarrista e fondatore della famosa band di Acqui Terme, Paolo scrive da quando era quel bimbo di 8 anni raffigurato in copertina e ha composto 11 brani unendo storie legate tra loro dal ricordo e dalla meraviglia di riscoprire autentiche bellezze.

È un disco che non si discosta affatto dalle melodie che abbiamo sentito nei dischi degli Yo Yo Mundi, che non si sono affatto sciolti e qui i membri della band partecipano ad alcune sessioni di questo album, come nella raggiante L’Estate in Piscina. Molte canzoni saebbero dovute finire nel loro prossimo lavoro in studio, ma la band del Monferrato intende sperimentare nuove sonorità e quindi Paolo ha desiderato fare sue alcune di quelle canzoni.

Proprio gli Yo Yo Mundi in formazione allargata con Michele Pracca al violoncello, Luca Garino alla tromba, Maurizio Castagna al sax tenore e Donatella Figus ai cori, accompagnano Paolo con I Cani Sognano Di Noi, amabile brano sulla libertà e “mille angoli da annusare, cento catene da spezzare”. La Bambina che Sognava Maradona nasce dal legame dell’artista piemontese non solo con il calcio già raccontato in alcune canzoni della sua band, ma anche con le sue origini per metà napoletane da parte di madre. E’ una canzone allegra e sognante, con alla chitarra Paolo Bonfanti, che invita a lasciarsi trascinare dalla corrente della fantasia: “Un calcio alla vita ed uno alla magia”.

Archetti Maestri padroneggia una scrittura fatta di metafore, ricordi, giudizi espressi con classe, sempre con quell’eleganza al livello di De Andrè, De Gregori, l’amico Fossati e quella grande generazione di cantautori, poeti, intellettuali capaci di scuotere le coscienze. Lo si denota in brani come La canzone delle distanze o la bellissima L’Amore Trova Sempre la Sua Strada, canzoni piene di sentimento e grande capacità di penetrare attraverso brani delicati, a volte con la chitarra acustica che primeggia, a volte con un pianoforte e un nugolo di strumenti non elettrici, ma che sprigionano energia con raffinatezza.

E si diverte anche a giocare non solo con i soffici ritmi centroamericani in Curcuma e zenzero, ma elenca con semplicità quegli alimenti della cucina usati per insaporire le preparazioni facendone una divertente canzone. C’è anche il tragico e toccante ricordo nel dialogo tra Iaio e Fausto, scritta per un’opera teatrale, dedicata alla memoria dei due giovani barbaramente assassinati nel 1978 fuori dal Centro Sociale Leoncavallo di Milano. “Una storia tremenda di odio, di indifferenza, di violenza, di deviazioni che, appunto, non può e non deve essere dimenticata”, scrive Paolo.

Troviamo anche un paio di brani già donati a due artisti: Stelle Nere per i C.F.F. e il Nomade Venerabile, un gruppo rock parateatrale di Gioia del Colle, e L’Ennesima Canzone sul Tempo regalata al duo milanese Cri + Sara Fou. Questa canzone scritta all’epoca a quattro mani con Cristian Soldi vede l’accompagnamento vocale di Cecilia Lasagno in questa versione, ma non c’è solo la sua arpa: lo stesso Cristian è alla chitarra classica, Paolo utilizza il charango mentre lo scomparso Alan Brunetta suona il glockenspiel e… persino un lampadario.

Il cigno e la rosa celebra la fatica “di grilli, di tarli e di formiche, tutta questa vita piccola, nel paradiso delle fatiche, che da mattina a sera, svita le viti del tempo andato e ci regala la Primavera che abbiamo tanto desiderato”. Una metafora della natura instancabile molto simile alla vita di noialtri che riusciamo ad abbracciarci e a godere insieme dei ricordi dopo giornate faticose a sopravvivere facendolo al meglio. Al pianoforte Enrico Pesce, arrangiamenti di Lucio Costantinni e al basso il sempreYoYo Andrea Cavalieri.

Baionetta, una delle quattro canzoni suonate con la collaborazione di Susanna Roncallo alla chitarra e di Simona Colonna al violoncello, è una favola dall’andamento dolce e malinconico contro la guerra, ispirata dal nonno materno di Paolo. Racconta di un soldato infilzato dal nemico che si è visto il cuore scappare dalla propria bocca. Un medico e la sua infermiera assistono impotenti alla vita che si spegne, ma nella fuga dell’organo vitale una parola si è fermata sulle labbra del soldato che, bagnate dalle lacrime dei due operatori sanitari, fa esplodere il cuore e la parola in un canto d’amore.

Alcuni scritti di Paolo Enrico Archetti Maestri accompagnano il libretto allegato al disco e i mixaggi sono di Dario Mecca Aleina, avvenuti utilizzando la tecnologia immersiva del Dolby Atmos, ascoltabile solo con impianti adatti e alcuni tipologie di cuffie in grado di dare vita ad un ambiente sonoro tridimensionale. Amorabilia è la testimonianza della sensibilità di un artista sempre positivo che in questi anni ha invitato a combattere per un sogno, per un ideale, per un mondo magari non perfetto, ma migliore.

 

Facebook: paoloarchettimaestri

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