Paola Pellegrini
Lady To Rock
(Rec Cat Records)
punk rock
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Dietro i panni da avvocato penalista, Paola Pellegrini nasconde un’indomita guerriera armata di ascia elettrica: Lady To Rock è il suo nuovo album con 11 brani aggressivi tirati fuori dalla sua Les Paul e cantati con la sua voce mordace. Questo è il suo terzo disco, dove l’artista continua a picchiare punk sulle corde, aprendosi a melodie metal senza risparmiarsi.
Il termine di cui si è autoinvestita è quello di LexRock, perché il suo credo è quello di garantire i diritti delle persone nelle aule dei tribunali quanto sul palco di un concerto. Con Lady To Rock la musicista toscana prosegue a cantare in inglese, sebbene si scorga una canzone nella lingua nostrana, Avuta Mai, a costituire un’eccezione. Il sound è potente, veloce e trascinante, con parti melodiche accattivanti come sentite in Cute The Chains e la Pellegrini sa produrre discreti assoli come quello che si inalbera in Endless Begin o i riff che contraddistinguono What I Like.
Making Love Forever è una ballatina leggera (sempre a volume alto, sia mai) e nel complesso tutto è molto punk e roccioso, indubbiamente spontaneo, perché la musicista vuole provare ad uscire dai confini e sicuramente, per noi che amiamo Lita Ford, Joan Jett, Melissa Auf Der Maur, L7 e le altre, glielo auguriamo. Probabilmente Paola sa anche quanto sia difficile, ma non impossibile, nel nostro Paese fare rock, dove c’è la pretesa di testi profondi, melodie accattivanti e l’occhiolino alla tradizione, ma la sua scelta è nata probabilmente perché il rock le scorre dentro e ammettiamolo, il rock in Italia è in prestito d’uso.
Scrittrice (anche) di tre romanzi, per suonare questo disco Paola ha chiesto una mano ad alcuni musicisti, a cominciare da Franco Li Causi, ex bassista dei Negrita e ora con Litfiba, e Simone Morettin degli Elvenking. Giuseppe Scarpato, chitarrista di Edoardo Bennato, ha prodotto il disco, ed è evidente come per questo lavoro Paola abbia voluto alzare l’asticella del suono, più elaborato, pulito anche se prepotentemente fragoroso.
Lady To Rock è un album positivo che parla di affermazione e determinazione, urlando di non rimanere passivi a lasciarsi trasportare dalla corrente ma a reagire e a definire una propria personalità.
Voce meno graffiante a parte, non fossimo in Italia staremmo parlando di una nuova e indimenticabile (almeno per me) Bianca Halstead, la scomparsa singer delle Betty Blowtorch.
Lei ha già avuto i meritati riconoscimenti, come il Sanremo Music Awards (che non ha nulla a che vedere con quello nazionalpopolare, ma a differenza premia gli emergenti meritevoli), se solo riuscisse a produrre un album in italiano di puro rock travolgente, mi farei arrestare chiedendo ovviamente lei come avvocato difensore.
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