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Panta: Kaamosmasennus

Da Ferrara Panta ci propone la sua personale visione di solista. Per la serie “chi fa da sé fa per tre”

Panta

Kaamosmasennus

(Cd, Autoproduzione)

rock


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Panta-KaamosmasennusPanta, un nome che è tutto un programma. Questo è il soprannome con cui lo chiamano, perchè Panta è il diminutivo del suo cognome. Ma guarda caso “panta” in greco significa anche “tutto” e quindi il soprannome gli calza a pennello, perchè lui, Panta, fa tutto. Non un semplice progetto solista dunque, ma un artista che non potrebbe essere più completo, sono opera sua infatti: scrittura di musica e testi, parte strumentale (batteria, chitarra acustica ed elettrica, basso, piano) e vocale, registrazione e mixaggio, art-work dell’album. Mi sembra non manchi niente!

Con alle spalle già una ricca discografia (tre Ep a nome Panta più svariate pubblicazioni come membro di altri gruppi) è uscito da poco sulla lunga distanza con Kaamosmasennus. L’impronunciabile titolo è una parola finlandese che indica quel senso di depressione invernale causato dalla mancanza di luce, che nel caso dei testi dell’album si traduce con la luce della ragione e della conoscenza. Ed un primo plauso va proprio ai testi, con cui il musicista dimostra di avere idee solide che riesce a veicolare bene pur cantando in una lingua (inglese) che non è la sua.

Dal punto di vista musicale il genere in cui possiamo inquadrare il disco è principalmente rock di stampo british, con richiami però che arrivano fino al metal. Si sprecano i brani poggiati sui morbidi accordi di un’incalzante sei corde acustica o sul ritmo sostenuto del piano, da cui si intuisce l’influenza della scuola beatlesiana che comincia fin dalla tenera età grazie alla passione dei genitori per i quattro di Liverpool e si concretizza poi con uno dei tanti progetti di Panta, Two Of Us, duo tributo ai Fab Four. In certi punti del lavoro invece ci si ritrova immersi in un’atmosfera dark e inquieta magari coronata da un tagliente assolo dell’elettrica, probabile frutto questo della militanza di Panta in diverse band metal. Questi passaggi però non sono affatto drastici o meccanici, ma piuttosto fluidi e naturali, sinonimo di quanto il nostro artista si trovi a suo agio con entrambi gli stili.

Il progetto è originale e ben realizzato, con qualcosina da sistemare a livello vocale. Mi permetto i miei personali complimenti per la cartella stampa, corredata di album, foto, bio e discografia, testi delle canzoni e rassegna stampa: insomma completa proprio di tutto!

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Antonietta Frezza
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