AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Outtrigger: The Last Of Us

La Svezia è una baldracca costantemente incinta: la fucina di talenti del moderno metal sforna gli Outtrigger, un giovane quintetto nazional-popolare che debutta con un disco perbene tutto urla, melodie e chitarre rocciose

Outtrigger

The Last Of Us

(Gain Music)

alternative metal

[starreview tpl=16]

________________

[youtube id=”SuX6bj0l7N4″ width=”620″ height=”360″]

recensione Outtrigger The Last Of UsQuesta giovane band svedese nata nel 2009 tra i banchi di scuola di Helsingborg ha rapidamente raggiunto il successo in madrepatria, tanto che gli Outtrigger hanno sfiorato il successo in diverse competizioni musicali nazionali. Negli ultimi anni i derivati del metal spopolano in queste terre baciate dal freddo, forse spaccare i tamburi a mille aiuta a scaldarsi ma da qui sta passando davvero della musica eccellente, ho detto H.e.a.t.? Con queste premesse era molto atteso il debut album The Last of Us del quintetto scandinavo.

Il potenziale viene espresso lungo le dieci tracce che compongono il loro primo lavoro, un disco di matrice nu-metal alquanto melodico e sovraccarico di energia. Se dalle iniziali battute di Superman is Dead si viene introdotti da campionamenti elettronici, fondamentalmente le chitarre sono gli strumenti che dominano i brani. Simon Peyron è un talentuoso singer che incide non poco nel complesso con ottime prestazioni vocali. Meno quando in alcuni brani come World of Fire e Blame On You growleggia e rappa alla Linkin Park, cavandosela comunque discretamente.

Il duo Timmy Andersson e Adam Axelsson si lancia in brevi riff metal, vedi No Excuse nonostante il ritornello esageratamente ruffiano e commerciale, tenendo su bene la baracca, ma non si avvertono granitici assoli che probabilmente arriveranno con la maturità e un po’ di lezioni avanzate. In Awaken il gruppo si concede una pausa acustica. Non mancano purtroppo anche flessioni pop-rock come Colder studiate apposta per allargare il bacino di utenza, o The Last of Us, nonostante sia un buon brano di chiusura d’album supportato da un video evocativo.

A dirla tutta il disco convince e tira di brutto, scorre bene nei suoi 38 minuti, si nota un piacevole songwriting, un’ottima produzione e anche dal vivo la band sa trascinare, si vede che ha le idee molto chiare. Considerata l’età e il talento intravisto, ci sono molte aspettative per il futuro di questa band emergente.

Sito web: www.outtrigger.se

 

Gli ultimi articoli di Luca Paisiello

Condivi sui social network:
Luca Paisiello
Luca Paisiello
Articoli: 494