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Orbital: Wonky

Dopo otto anni di assenza dalle scene dell'elettronica mondiale, il duo britannico Orbital firma il suo ritorno con Wonky, che offre spunti interessanti ma non esaltanti

Orbital

Wonky

(CD, ACP Records)

elettronica, techno

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Orbital- WonkyUna loro esibizione al festival di Glastonbury nel lontano 1994, valse agli Orbital il riconoscimento della rivista Q come “una delle 50 band da vedere prima di morire”: dopo lo scioglimento e la reunion nel 2008, il duo britannico più famoso nel panorama dell’elettronica anni ’90 pubblica Wonky, a otto anni di distanza dall’ultimo Blue Album del 2004. Paul e Phil Hartnoll regalano nove tracce, due delle quali vedono la collaborazione di Zola Jesus e di Lady Leshurr.

Un magico intreccio di effetti e voci apre One Big Moment, che esplode dopo un minuto e mezzo e crescendo convince; Straight Sun è delicata e si muove sinuosa sotto la sua veste electro; dolcissimo e inebriante il beatbox di Never, sicuramente il pezzo meglio riuscito. Il primo singolo estratto è New France (feat. Zola Jesus), senza infamia e senza lode; ecco Distractions, che offre continui ma confusi cambi di ritmo, riscattandosi solo in chiusura; Stringy Acid è un’altra buona prova, sembra davvero diabolico il beat di Beelzedub, traccia aggressiva e dai tratti hardcore. Arriva poi la title track Wonky (feat. Lady Leshurr), un totale marasma che delude; dulcis in fundo, chiude Where Is it Going?, il brano più commerciale dell’intero album, che fa rimpiangere di essere arrivati alla fine di questo viaggio. Un lavoro apprezzabile, che offre spunti interessanti ma comunque non esaltanti.

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Marco Buccino
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