Obake
Untitled
(Cd, Rare Noise/Goodfellas)
doom metal, post-metal
_______________
Da uno come Massimo Pupillo ci si può aspettare di tutto: anche coinvolgere musicisti del calibro di Eraldo Bernocchi in progetti di sludge metal con tanto di sperimentazioni e ricerca. Sì, perché sono proprio le pluri-collaborazioni ad aver caratterizzato i percorsi artistici dei due musicisti italiani. Ed è dunque da quest’ultima che son venuti fuori gli Obake: band con Balazs Pandi alla batteria (anche negli Zu, dopo aver sostituito Jacopo Battaglia, nonché in tour con Merzbow) e Lorenzo Esposito Fornasari alla voce – o meglio, al growl.
Untitled si chiama l’album così partorito: ed è in effetti nel proprio settore qualcosa assolutamente sui generis. La gravosità/lentezza del doom domina le dieci tracce che spaziano dall’industrial all’elettronica più “post” e dub, pur preservando in gran parte quella pesantezza di fondo tipica del grindcore e dello sludge; seppure influenze di varia natura attraversano l’album: come nelle reminiscenze etniche/new age di The end of it all o nel post-rock di Szechenyi. Ma anche nella spettralità cosmica di (appunto) Letter to Ghosts, o nelle macerie sonore lontanamente kraut di The Omega Point; e nelle crepe space/industrial di Destruction of the Tower. Stesso discorso per l’ambient desolata di Endocrinal Pineal Gland e per la “jam infernale” Grandmother Spider.
Anche se, forse, potrebbe infastidire qualcuno lo stile ostentatamente macabro dell’opera: e mi riferisco allo stampo prevalentemente metallaro di Untitled, in particolar modo a quel growl da sempre fin troppo abusato in ambito death (e causa di molte noie per chi nauseato dalle tante ovvietà del genere..). Ma in questo caso nulla sembra eccessivamente banale, anzi: è lecito dire che proprio quei cliché sono stati presi, qui, e destrutturati in maniera tale da risultare sufficientemente distanti da qualsiasi approccio immediato e canonico al metal estremo, restituendoli così ad una prassi di rottura che soprattutto negli ultimi anni – finalmente – sta portando nuova linfa al genere.
Però qui la novità è palese: trattasi di un caso singolare, dopotutto.
Gli ultimi articoli di Angelo Damiano Delliponti
- Swans: We Rose From Your Bed With The Sun In Our Head - April 14th, 2012
- Jowjo: Out of the Window Into the House - February 16th, 2012
- Madame X: Dive Cattive - January 25th, 2012
- Gionata Mirai: Allusioni - December 20th, 2011
- The Longj: Raggio Katarana - November 30th, 2011