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NooN: Rami

Rami è il nuovo album della band pugliese NooN. Le sonorità fredde del tipiche nordeuropa si mischiano alla tradizione musicale cantautorale italiana

NooN

Rami

Beta Produzioni

indie-rock

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noon-rami-recensioneÈ uscito Ramiil primo album dei NooN realizzato con la straordinaria collaborazione di Roberto Dell’era (Afterhours).

Il quartetto pugliese, reduce dalla vittoria nelle selezioni provinciali dell’Arezzo Wave e dopo aver aperto concerti di artisti del calibro dei Management del Dolore Post Operatorio, Adriano Viterbini e Calcutta, ritorna in sala di registrazione.

Quello che ne esce fuori è Rami, progetto con il quale la band cerca di proporre le caratteristiche rilassanti e rarefatte della musica nordeuropea, ispirandosi a grandi nomi come Radiohead, Sigur Ròs e Daughter. 

L’album è caratterizzato da suoni vintage e melodie cantautorali, ma dal primo ascolto gli elementi che risaltano subito all’orecchio sono gli arrangiamenti minimali. Le melodie in alcuni brani sono morbide, rilassanti che lasciano spazio alla riflessione; in altri brani sono invece taglienti e psichedeliche, caratteristiche che evidenziano momenti catartici e ossessivi.

Il disco è composto da 11 tracce di cui una strumentale. Roberto Dell’era è produttore artistico di due brani dell’album (Guerra sugli alberi Scatola 1), suona vari strumenti all’interno delle tracce e canta in un brano.

Concept principale dell’album è lo scorrere del tempo, c’è un invito a mantenere le proprie sicurezze nonostante le difficoltà di un mondo che ormai non da più certezze e cercare di non rimanere spettatori inermi. La metafora dei rami e dell’albero è molto frequente nel disco, basti pensare a brani come Guerra sugli alberi, Salici e Mille rami, una metafora che si potrebbe interpretare come un protendersi (proprio come i rami di un albero) verso un futuro migliore.

Tra i brani più caratteristici del disco abbiamo Guerra sugli alberi brano in collaborazione con Dell’era e dove lo stesso canta: il brano è incentrato sullo scorrere del tempo con chitarre slide e mellotron che sono chiari riferimenti al rock britannico degli anni ’70. Altro brano molto suggestivo è sicuramente Heidi 12 A, primo estratto dall’album per il quale è stato girato anche un videoclip; questa track mette in evidenza la parte più pop e folk della band, con un sound minimale dove due chitarre si rincorrono. Il testo è una lettera di un padre ad una figlia, colei che rappresenta il suo bene più grande sulla terra. Nel videoclip vediamo una bambina di 6 anni ripresa nella spontaneità dei suoi gesti e nella genuinità delle sue espressioni. Nell’album ci viene poi proposta una bella versione di Annarella, brano dei CCCP e la canzone Valdaro brano apripista dell’EP uscito nel 2015.

Il disco si chiude con Giganti (i ragazzi di Aberdeen), un collage di ricordi di un’adolescenza passata, un brano malinconico. È la traccia più minimale e cantautorale dell’intero disco, solo voce e una chitarra acustica, che chiude con un moto circolare il tema del viaggio centrale nel disco. Un viaggio che è andata e insieme è ritorno.

Rami è un album che quasi rilassa, grazie alle melodie nordeuropee rivisitate secondo la tradizione musicale italiana, ma fa anche riflettere su i problemi della società odierna che ormai non lascia più speranze. I NooN troveranno spazio nel panorama Indie italiano? Lo scopriremo col tempo. Noi speriamo di sì.

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Gianmarco Simone
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