Noah Gundersen
Lover
(Cooking Vinyl / Egea /The Orchard)
rock, folk
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Noah Gundersen è un musicista di Seattle e Lover è il suo quarto lavoro.
In primo luogo va detto che, pur essendo proveniente dalla città del Nord Ovest americano, Gundersen non ha nulla a che vedere con il grunge ed i suoi derivati. La sua proposta è diametralmente opposta a quanto fatto in passato da Alice in Chains o Nirvana.
Nel caso di specie ci si adagia su una musica totalmente di atmosfera dove le chitarre sono quasi del tutto assenti.
Di contro ci si basa decisamente sulla voce molto particolare dell’artista e su tappeti sonori creati ad arte dal piano e dai sintetizzatori più in generale.
Non è musica facile e fruibile al primo ascolto. Anzi, va analizzata in fondo.
E’ come se l’autore ti volesse buttare lentamente nel suo mondo, pieno di rilassatezza e calma. Le canzoni, ben quindici, sono molto crude e scarne, create volutamente dall’artista americano che in alcuni casi (Audrey Hepburn) si fa aiutare dal cantato femminile che rende il tutto ancora più atmosferico.
Particolare è anche la scelta del singolo, Robin Williams, ispirato da un documentario sull’attore prematuramente scomparso che ha portato il cantante ad omaggiarlo con una bella canzone che apre, tra l’altro, il disco che si fonda su una chitarra leggermente distorta (evento eccezionale) e su delle armonie di qualità.
Alla resa dei conti Lover è un disco prettamente invernale. Ascoltarlo in dolce compagnia, mentre fuori fa freddo, non sarebbe cosa malvagia.
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