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Nik Bartsch’s Ronin: Live

Live del Nik Bartsch's Ronin è un disco esaltante, totalizzante, geniale; accessibile anche ai non adepti del jazz, a patto di essere disposti a concedergli una vera e propria seduta d'ascolto

Nik Bartsch’s Ronin

Live

(2Cd, ECM)

jazz, contemporary jazz, jazz-rock

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nik bartsch's ronin - liveIl pianoforte di Nik Bartsch non è un semplice strumento a coda, bensì una vera e propria arma percussiva. E i suoi Ronin non sono solo armi di rinforzo, bensì un vero e proprio ensamble di samurai (seppur decaduti, come indica il significato della parola giapponese).

Registrato nel corso di diverse sessions tra il 2009 e il 2011, questo doppio Live è un capolavoro. Ecco, lo abbiamo detto subito.

E’ un disco esaltante che (finalmente!) davvero traccia nuove strade e nuovi scenari possibili per il jazz. Contaminandolo col rock, sì, ma anche e soprattutto riprendendo certe strutture care ai minimalisti.

I cinque (Nick Bartsch al piano, Björn Meyer al basso, Sha diviso tra sax e clarino, Kaspar Rast alla batteria e Andi Pupato alle percussioni) sono dei virtuosi ognuno nel proprio ambito, dei funamboli dei loro strumenti: insieme fanno scintille, si producono in momenti tirati e con impeto quasi rock, salvo poi (ri)passare a strutture più dolci e dilatate. Adorano strutture matematiche, le ripetizioni, ma hanno il gusto delle (infinite) variazioni che il jazz consente e auspica. (Ri)prendono, digeriscono, rimasticano e risputano elementi musicali dalla tradizione giapponese, ma anche dal math-rock, arricchendoli di dettagli macroscopici come solo i fuoriclasse possono fare.

Live del Nik Bartsch’s Ronin è un disco esaltante, totalizzante, geniale; accessibile anche ai non adepti del jazz, a patto di essere disposti a concedergli una vera e propria seduta d’ascolto, anche per godere di una qualità d’incisione eccelsa.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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