Moscaburro
Bread and Butter-Flies
(Autoproduzione)
folk-pop, folk
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Un album essenziale e minimale. Sono le due parole che riassumo Bread and Butter-Flies, il nuovo disco dei Moscaburro. Proprio questa essenzialità è la chiave dell’album improntato su pochi strumenti, chitarre, archi, arpe e voci, che lo rendono piacevole all’ascolto grazie anche alle atmosfere pacate e rilassanti create dalla band italiana.
Si parte con la positiva Ticket for your love, quasi un pezzo folk. Le voci e la chitarra ritornano anche in A sonnet e Wien. Entrano gli archi in Wandering (Lonely as a Cloud) in un’atmosfera distesa mentre in Scattered Traces, con gli archi e l’arpa, ci ritroviamo in un’atmosfera più algida. Juniper and Anice è parecchio piacevole, mentre sono decisamente più malinconiche Spinning Jenny e Eveline. Invece October’s Rain e Scent mantengono l’impostazione di voci e chitarra con l’aggiunta della chitarra elettrica.
I Moscaburro puntano tutto su una produzione musicale basilare, ma senz’altro efficace capace di creare brani coinvolgenti e rilassanti. Un album da ascoltare dopo una giornata di stress.
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