Mononoke
Loved And Fucked
(Ep, Autoproduzione)
rock
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È un esordio discreto ma fievole, quello dei Mononoke, duo misterioso e criptico tanto nella propria identità quanto nella propria musica.
Il loro primo lavoro, Loved And Fucked, è un Ep di quattro pezzi che si collocano in un contesto di rock oscuro, a metà strada tra il grunge e l’hard rock. Il primo brano, Disarmed, parte come un pezzo post grunge, con un cantato volutamente non effettato e impreciso, per poi sfociare in un ritornello metal con chitarre distorte all’ennesima potenza. Jonsi è un lentone dissonante e disperato, con una batteria strascicata, una chitarra desolata e una voce sofferente, finché fa di nuovo incursione la chitarrona distorta.
Dead Man’s Gospel , più scarna delle precedenti, riprende il mood afflitto e oscuro che domina tutto l’album: voce in bilico tra il grido e il pianto, chitarra dissonante, batteria trasandata. La stessa cosa si può dire per l’ultimo brano, Bitch, dove riaffiorano di nuovo le distorsioni metallare ad accompagnare la linea vocale incazzata.
Quattro pezzi sono un po’ pochi per giudicare. L’impressione è che i Mononoke abbiano le idee chiare sul tipo di musica da fare, e che abbiano i numeri per farla bene. Una maggiore cura nella scrittura e una produzione più oculata renderebbero il giudizio più positivo. Per ora, rinviati a settembre.
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