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Missincat: WOW

Un ottimo disco di un'italiana all'estero. Perché non c'è solo il rock. Una cantautrice che canta l'amore in maniera morbida ed affascina i tedeschi, con la speranza di far innamorare anche i suoi conterranei

Missincat

WOW

(CD, Revolver/Goodfellas)

pop[starreview tpl=16]
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Missincat- WOWCosì facile e così difficile. Così facile è apprezzare sin dal primo ascolto Wow di Missincat; difficile è saper collocare il disco nella mia collezione. Dove lo metto? Chiaramente non mi posso basare solo sull’ordine alfabetico. Tra gli italiani o gli stranieri? Tra gli italiani che cantano in inglese? Mmh, non è così semplice. Perché Caterina Barbieri è sì italiana, ma canta in un inglese non “italiano”, non quell’inglese maccheronico che spesso impesta le produzioni italiane di chi pensa di poter diventare una stella del rock internazionale. Quelli che cantano in inglese e scrivono in italiano. Lei scrive in inglese. Vive ormai da anni in Germania e questa è probabilmente la ragione della sua abilità. A questo punto qualcuno dovrebbe dire, “ma allora perché non canta in tedesco?”. Chi lo ha pensato, si merita uno sguardo di sufficienza.

Wow è il suo secondo disco e Caterina in Germania ha raggiunto anche una notevole popolarità con il suo primo disco del 2009, Back on my Feet, per aver aperto il tour tedesco di Amy Winehouse ed anche grazie alla canzone Capita scritta e cantata in coppia con Dente e contenuta in questo secondo lavoro.

Voce limpida, tendenzialmente infantile, come una Suzanne Vega bambina. Canzoni pop, apparentemente semplici semplici, con l’ottima produzione svedese di Sonny Boy Gustafsson.
Canzoni che hanno, praticamente, come unico protagonista, l’amore. Raccontato in maniera delicata, anche se non sono tutte rose e fiori. Non c’è l’ombra nefasta del “maudit” che incombe sui testi, per il quale l’amore è un trauma che sfocia nel ridicolo. Non è neanche l’amore adolescenziale, zuccheroso e mocciano e spesso solo sognato. È Amore fisico e sensuale, di donna, non di bambina, che vuole assaggiare il gusto dell’altro; sincero e realistico, che si dichiara “per sempre” anche se non è vero. La naivitè della voce è forse anche legata al desiderio di voler vivere ingenuamente “almeno per un altro giorno da bambina”, c’è sempre tempo per crescere.
Anche quando l’amore non fa breccia nel cuore della persona amata, anche quando si rimane non considerati, la musica e la voce sono leggere, perché si vive meglio.
Un bel disco pop, con venature malinconiche che aiutano a rassenerare anche gli animi più astiosi.

Un valido prodotto di esportazione. Purtroppo, di nuovo, dall’estero verso l’Italia.

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Antonio Viscido
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