Micah P. Hinson
Micah P. Hinson and The Nothing
(Talitres)
folk, rock
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Una vera e propria ventata di folk da una finestra aperta sul Tennessee questo ultimo album di Micah P. Hinson, Micah P. Hinson and The Nothing, cantautore forse non conosciuto dai più, ma che riempie ancora quella nicchia di puro rock’n roll delle origini che soprattutto dalla nostra musica nazionale sembra scomparso. Infatti il disco, come tutta la sua musica prodotta fino ad ora, è un vero e proprio tuffo nel passato, in quei magnifici sixties che Micah riesce ad evocare in maniera strabiliante con la sua voce e la sua chitarra.
La genesi dell’album, il settimo dall’inizio della sua carriera, è stata molto travagliata. Le dodici canzoni di Micah P. Hinson and The Nothing sono state scritte e composte prima del fatidico incidente in Spagna, durante il tour del suo penultimo album, acclamato dalla critica internazionale, Micah P. Hinson And The Pioneer Saboteurs (2010), a causa del quale ha perso la funzionalità delle braccia. Il disco è dunque stato registrato con molti sforzi e ogni singola traccia si è caricata di un senso diverso, più profondo, quasi segnata dal destino.
How are you just a dream è un’apertura decisamente azzeccata, dai ritmi così coinvolgenti da cui parte il viaggio nell’America texana in cui Micah è fuggito scappando dalla disperazione della sua città natale, Abilane, a cui è dedicato il secondo brano On the way home (To Abilane). Cariche di suggestioni sono anche le ballads più lente, come The one to have you now, oppure I Ain’t movin’, eseguita solo piano e voce, che sospendono i toni fino a farli poi sfogare in brani magistrali quali ad esempio There’s only one name.
Nelle registrazioni, avvenute in Spagna nel Moon River Studio, è accompagnato dai The Aquattro String Quartet, che hanno eseguito quella parte musicale perfettamente accordata con la sua voce scura, profonda, che emerge dal passato e che per questo è sorella dei grandi cantautori folk degli anni 50 e 60.
Micah P. Hinson promuoverà il suo ultimo lavoro con un tour che toccherà anche l’Italia nel mese di maggio e sarà senz’altro un’occasione da non perdere per ascoltare questo giovane cantautore che ha fatto del folk la sua vita e la sua salvezza.
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