Melvins
Everybody Loves Sausages
(Cd, Ipecac Recordings)
experimental rock
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Che cosa spinge un gruppo a realizzare un album di cover? La mancanza di idee? L’irrefrenabile voglia di omaggiare band ispiratrici? Nel caso dei Melvins non è dato saperlo, sta di fatto che delle 13 tracce di questo Everybody Loves Sausages, 3 erano già state rilasciate su alcuni split album. Inoltre è stato annunciato che 9 dei restanti brani saranno pubblicati come singoli, a cui saranno incluse altre cover come bonus.
L’album copre numerosi generi, dal metal al glam, dal punk alla new wave fino ad arrivare all’industrial. In quasi tutti i pezzi c’è un’ospite, salvo Black Betty dei Ram Jam, Carpe Diem dei Fugs (entrambe precedentemente rilasciate) e la conclusiva Heathen Earth degli alfieri industrial Throbbing Gristle.
Figurano nel disco nomi illustri come Mark Arm dei Mudhoney che canta Set It On Fire dei The Scientists, o Foetus che interpreta con desolazione post-industriale Station To Station di Bowie. E poi c’e la possente voce di Scott Kelly dei Neurosis nella Warhead dei Venom, o quella di Caleb Benjamin in uno dei classici dei Queen (Best Friend). Presta voce e chitarra su Art School dei The Jam Tom Hazelmyer, proprietario della Amphetamine Reptile Records, etichetta utilizzata dai Melvins per i 7’’ in edizione limitata. Ospite alla batteria in Attitude dei The Kinks è Clem Burke, ex percussionista della band dei Blondie.
In mezzo, altri collaboratori di vecchia data dei Melvins come Jello Biafra e Kevin Rutmanis (rispettivamente voce e basso nel pezzo dei Roxy Music In Every Dream Home A Heartache). Oppure il contrabbasso di Trevor Dunn in 3 brani (Female Trouble della drag queen Divine, Romance dei Tales Of Terror, e Timothy Leary Lives dei Pop-O-Pies, dove ci mette anche la voce).
L’album è chiuso dal buco nero industriale di Heathen Earth dei Throbbing Gristle, nel quale King Buzzo suona tutti gli strumenti. Da precisare che il pezzo in realtà non esiste: Heathen Earth è il titolo di un live album della band industriale. Il leader dei Melvins si è immaginato come avrebbero suonato i Throbbing questo pezzo.
Si può affermare tranquillamente che Everybody Loves Sausages è un album realizzato per puro divertimento, dove tutte le cover (eccetto qualcuna) si mantengono fedeli all’originale, variando di pochissimo il sound. E’ un vero peccato che i Melvins non abbiano aggiunto quasi nulla di personale: dispiace, dato il calibro della band.
Questo è il link per l’album in streaming, con il commento del leader sotto ogni brano: http://www.spin.com/articles/melvins-covers-album-stream-everybody-loves-sausages-buzzo/
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