Mauro Pagani e AA.VV.
Educazione Siberiana
Soundtrack
(CD, GDM)
rock, pop, folk
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Può la musica di un film fondersi a tal punto con le immagini e il narrato tanto da diventare essa stessa protagonista della pellicola? La storia del cinema lo ha già dimostrato e lo fa nuovamente oggi con l’ultimo lavoro di Mauro Pagani la colonna sonora di Educazione Siberiana, il film diretto da Gabriele Salvatores e tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin.
Così come la pellicola di Salvatores scivola via con maestria, di pari passo fa la colonna sonora in un avvicendarsi di suoni e atmosfere che seguono la regia veloce del film, nei suoi cambi di tempo e scenario. Dai flashback tra passato e presente dove la musica detta il ritmo scandendo le scene e fondendo con eccellenza pezzi che richiamano la musica tradizionale come Dancing Boots o The Wolf, alla maestosità di musiche d’atmosfera come le meravigliose Tatoos, She o ancora Taiga parte II e parte III, Caucasus parte I e II, Taiga V per citarne alcune.
Un viaggio musicale che sfiora il pop con Novij Den cantata da Dariana Koumanova, che stupisce con il rock and roll usato per segnare le fasi di passaggio da infanzia ad adolescenza. Da un lembo all’altro della vita. Uno su tutti l’intensa Stolen Money.
C’è poi Kali dei Noise Under Dreaming, rari special guest scelti da Pagani insieme a David Bowie, che con Absolute Beginners accompagna uno dei pochi frame scanzonati del film quando i protagonisti della pellicola si lasciano andare al gioco delle giostre. Ci sono Federico de’ Robertis con la sua Techno Educazione, che fa da sfondo a una delle scene cruciali di abbandono da parte di uno dei protagonisti dalla retta via criminale per la via dei soldi facili, droga sesso e donne. E c’è poi Cometa Rossa degli Area International Popular Group, che unisce all’elettronica un non so che di etnico come da loro tradizione del resto.
27 pezzi intensi, fusi e miscelati in modo epico alle scene e alla storia perché come lo stesso Pagani precisa c’è un legame indissolubile tra colonna sonora e parti filmate, un miscuglio di astrazione e contemporaneità.
Educazione Siberiana è la quarta colonna sonora che Pagani realizza per Salvatores e si legge in una sua dichiarazione che uno degli aspetti più difficili da valutare era la necessità o meno di usare suggestioni musicali geograficamente coerenti: se si parla di una comunità siberiana deportata a migliaia di chilometri di distanza quanta nostalgia della Siberia ci deve essere? Sia io che Gabriele pensavamo di volerne più di quanta in realtà non ne abbiamo usata. In fondo questo è un racconto a più livelli la malinconia può avere suoni diversi se associata all’immagine del vecchio nonno dei film piuttosto che a quella di un gruppo di ragazzi che cresce e sogna in un angolo sperduto della galassia sovietica nei primi anni ’80.
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