Materianera
Supernova
(Tainted Music)
pop, electro-soul
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Mi arriva questa email dalla redazione di Rockshock che mi chiede di recensire Supernova, il primo EP dei Materianera, che non so neanche chi siano.
Allegramente mi scarico gli allegati solo che, invece di leggere il comunicato stampa, per mera curiosità maschile (chi ha detto che è solo roba da femmine?) inizio guardando le foto promozionali. E qui commetto il primo errore, perché il volto in primo piano ha qualcosa di affascinante che non mi permetterà di essere del tutto obiettivo nel recensire l’album.
Loro sono Alan Diamond (dj-produttore e sperimentatore), Davide “Enphy” Cuccu (musicista versatile e produttore eclettico) e la bellissima Yendry Fiorentino (talentuosa interprete, cantante e modella). E ci tengo a precisare che le definizioni dei ruoli sono farina del loro sacco e che non specificherò neanche sotto tortura chi dei tre ha intaccato la storica purezza del mio giudizio critico.
I Materianera, poi, sono di Torino, e questo è un altro punto a loro favore perché sono curioso (e daje!) di scoprire quelle che sono le espressioni artistiche generate dalla città nella quale mi muovo quotidianamente da diversi anni.
Le sette tracce che compongono il loro primo lavoro sono una combinazione di soul ed elettronica, dove la voce calda della front-woman corre come le tubature di una stufa a pellet sui suoni ibridi di sintetizzatori e drum-machine.
Finalmente mi decido a leggere il comunicato stampa (ed è il secondo errore) e ci trovo termini incomprensibili che non ho alcuna voglia di imparare, ma vado a googlare lo stesso per innata deontologia, dai quali apprendo che Bubble Speech è costruita con dei field recordings (ossia registrazioni in “esterna”) e poi completato in studio, e che Cosmic Dust accoglie una componente dubstep (che è un genere di musica elettronica originario di Londra e di inizio millennio).
La title-track annovera la partecipazione di Gianluca “Cato” Senatore (The Bluebeaters, Africa Unite) al basso e alle chitarre e un video dal sapore new age ambientato in un bosco ha accompagnato il suo lancio.
Diciamo che io, amando il buon rock sanguigno e tutto ciò che si può suonare con un paio di chitarre acustiche, non posso certo annoverarmi tra i più esperti fruitori della musica elettronica il che, come spesso accade, mi rende probabilmente un critico più attendibile di tanti altri esperti del genere o di me stesso se recensissi Springsteen o i Bon Jovi.
E diciamo che, dopo aver ascoltato attentamente Supernova, mi piace racchiuderlo in un unico aggettivo: ipnotico.
Per quelli di voi che se lo stessero chiedendo sì, Yendry Fiorentino è proprio lei, la concorrente di X Factor che ora fa parte del cast di Crozza Nel Paese Delle Meraviglie.
Il suo background, unito alla descrizione di Supernova calata sul famoso comunicato stampa (“Supernova è un’esplosione stellare, molto luminosa, che genera un nuovo corpo celeste in grado emettere radiazioni che possono superare, di gran lunga, quelle dell’intera galassia. Una sorta di metafora che calza alla perfezione con l’incontro di questi tre giovani artisti” ), consiglierebbe quasi chiunque a una stroncatura a prescindere.
Ma sono stato sincero da subito sul fatto che in questa recensione, per ragioni che quasi chiunque -sempre loro- condividerebbe, non sarei stato capace di essere del tutto sincero.
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