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MasCara: Tutti Usciamo di Casa

Esiste una via italiana alla (nu) new wave nel panorama indie contemporaneo? Ascoltando Tutti Usciamo di Casa dei MasCara la risposta è sì. Senza ombra di dubbio

MasCara

Tutti Usciamo di Casa

(Cd, Ecletic Circus)

wave

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Esiste una via italiana alla (nu) new wave nel panorama indie contemporaneo? Ascoltando Tutti Usciamo di Casa dei varesini (o varesotti?) MasCara la risposta è sì. Senza ombra di dubbio.

A due anni dall’interessante Amore e Filosofia, Lucantonio Fusaro e Co. con Tutti Usciamo di Casa dimostrano (finalmente!) di che pasta sono fatti con un concept album sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Interamente cantato in italiano, con testi mai alla ricerca del facile ritornello, i MasCara ci regalano un album denso di pathos e di sonorità che richiamano più o meno direttamente a colleghi illustri come Editors, Maccabees, i primi Litfiba, Diaframma, i primissimi Cure, ma anche alle soluzioni adottate da La Crus, Scisma e Garbo (per le liriche, la cui Berlino è esplicitamente citata ne La Stanza), oltre che alcuni chitarrismi alle The Edge prima maniera.

Attenzione, però, che i paragoni illustri non traggano in inganno: Tutti Usciamo di Casa s’innesta nel filone (nu) new wave senza imbarazzi ed eccessive derivazioni, bensì brillando di luce propria, a partire dalla bellissima title track, tralasciando invece la ruffiana Da Uomo a Uomo, forse il brano peggiore del lotto, ma comunque sufficiente.

Davvero bravi, i MasCara, nello scrivere e suonare un album che si insinua sotto pelle regalando dettagli e nuove emozioni ad ogni ascolto. Sarebbe un peccato lasciarselo scappare confuso nella marea delle (troppe) proposte dell’indie italiano.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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