Marco De Luca
Due
(Ep, Autoproduzione)
new wave
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Realizzato e distribuito gratuitamente qui già da qualche tempo, il nuovo lavoro di Marco De Luca ha il formato breve dell’ep ed il passo incerto di chi non ancora riesce ad individuare un proprio ed inedito percorso artistico.
Composto da quattro esili tracce, Due guarda fin troppo esplicitamente a certe sonorità plastiche ed oscure (o pseudo tali) tanto in voga a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, restituendo uno straniante mix di pop e new wave piuttosto sciapo e privo di personalità.
Per carità, è più che legittimo scegliersi i Cure (e nello specifico le sonorità aperte alla speranza di Wish) come propria stella polare. Ma qui il debito è davvero sfacciato e quel che è peggio non ci si preoccupa neanche di saldarlo. I brani scorrono via veloci, uno, due, tre, fino alla conclusiva Senza Vento che dell’originale High ripropone pure i coretti di Robert Smith, lasciandoci dentro una desolante sensazione di vuoto.
Non sappiamo se il cantautore abruzzese stia già lavorando ad un terzo episodio della sua produzione. Semmai lo fosse, lo ripetiamo anche a lui, ci piacerebbe che non si avesse paura di osare. Per quanto impervia, tortuosa, insicura, lunga, potrà risultare la strada, la soddisfazione nell’individuarne una propria, credibile e percorribile, ripagherà di tutti gli sforzi fatti. Ed anche perché, alla prova d’ascolto, per quanto possano essere obsoleti, gli originali risultano sempre migliori delle copie…
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