AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Mammut Nel Caos: recensione di Fuoco Dentro

Un album attraversato da aloni spettrali e disturbanti: Fuoco Dentro è la nuova proposta strumentale noise di Mammut nel Caos.

Mammut Nel Caos

Fuoco Dentro

noise rock

______________

Si intitola Fuoco Dentro il nuovo lavoro di Mammut Nel Caos, 8 tracce a maggioranza strumentale, progetto sonoro del poeta e giornalista marsalese Angelo Barraco, che ha pubblicato diversi Ep con questo pseudonimo, tutti indirizzati verso sonorità noise e una virata alla psichedelia.

Si tratta di una mezz’ora di suoni passionali ed ipnotici, di nicchia, per chi apprezza quei ritmi inquietanti e introspettivi che solcano l’anima burrascosa e un’apertura intellettiva nel non ricercare esattamente melodie appaganti. Composto da distorsioni pressurizzate, ridondanti, scarne e dai toni affillitti, le musiche di Barraco hanno un proprio percorso di ricerca sonora per una ristretta cerchia di amanti del genere noise.

“Registrato in presa diretta, in analogico, senza uso e abuso di strumenti digitali”, l’album si apre con Mimì, arpeggi dolenti che lasciano spazio ad un incedere distorto, una sessione in piazza con un chiacchiericcio di gente in sottofondo che assiste all’esibizione sonora, montato su un video che ritrae il passeggio tra Modena e Bologna.

Catalino in origine era musicato con uno spoken e qui è completamente stravolta nei tempi e nel sonoro, mentre Il Vampa è il pezzo più orecchiabile e dai ricordi marleniani. Exit è decisamente un brano dai suoni saturi dove la batteria mena più decisa. Il brano più lungo, Pig Fever, ha i suoi 5 minuti di intensa sperimentazione con un inserto vocale in un sottostrato disturbante.

La versione strumentale di Lumache nere al mattino dell’EP Hura Mayura, che vedeva lì la collaborazione di Umberto Palazzo, si insinua leggera prima dell’unico brano cantato, In a River, una nenia onestamente troppo monotona con una chitarra classica e una tastierina flebile, il brano più detestabile. Si conclude con un minuto e mezzo di finale rumoristico questa nuova esperienza sonora di Mammut Nel Caos, spigolosa, a tratti dissonante che avrebbe maggiore valore con un cantato. Del resto Angelo sa scrivere eccome e non ho dubbi che ne verrebbe fuori un concept dignitoso.

 

Facebook: mammutnelcaos

Gli ultimi articoli di Luca Paisiello

Condivi sui social network:
Luca Paisiello
Luca Paisiello
Articoli: 488