Madonna
Rebel Heart
(Polydor)
edm, pop, trap
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Voler parlare di Madonna e della sua carriera sarebbe compito arduo, soprattutto in così poco spazio. Che dire della regina del pop, di colei che ha inventato mode, stili musicali; colei che dettava legge in quanto ad innovazione e provocazione. Un’artista che ha iniziato la carriera nei primi anni ’80 e che ancora oggi è sempre sulla cresta dell’onda ha bisogno di poche presentazioni.
Veniamo dunque al nuovo lavoro Rebel Heart. C’è differenza fra il lanciare le mode e attingere linfa vitale dalle mode e, purtroppo, per la prima volta nella sua carriera l’icona pop mondiale attinge a piene mani da tutto ciò che è più di moda oggigiorno in ambito pop, trap ed edm.
Troviamo così il primo estratto Living For Love che fa da apripista con classici ritmi eurodance che potrebbero appartenere ad una Gaga qualsiasi, seguito da Devil Pray, ballad in pieno stile Madonna epoca 2.0.
Ghosttown, altra ballad made in Ciccone, lascia spazio al banalissimo pop di Unapologetic Bitch.
Si giunge in un territorio EDM con Illuminati e Bitch, I’m Madonna, brani totalmente privi di orginalità.
Con Hold Tight e Joan Of Arc, Madonna ci porta a Iconic: base trap e ospitata di Chance The Rapper e addirittura Mike Tyson. Un brano non indimenticabile ma sicuramente molto meglio di gran parte dell’album.
Fra momenti più classici e altri più moderni, questo Rebel Heart procede stancamente fino a Wash All Over Me, uno dei pezzi più gradevoli del lavoro.
Con Veni Vidi Vici (featuring by Nas), canzone che potrebbe essere una qualunque delle nuove produzioni di Nicki Minaj (fra l’altro già ospite in un’altra canzone), ci si avvicina alla fine dell’album. Due colpi di coda molto in linea con la carriera di Madonna, ovvero S.E.X. e Messiah conducono alla (gran) chiusura con il brano omonimo Rebel Heart: canzoncina pop molto orecchiabile che scalerà sicuramente tutte le chart.
Nella deluxe edition, seppur non troppo originali si trovano i brani migliori di tutto il lavoro: si passa da Beautiful Stars e la sua soft deep house molto in stile Gorgon City a brani che ricordano gli esordi di Madonna come Graffiti Heart che termina però con pura EDM moderna.
Autotune Baby e Addicted (pieno stile Guetta) chiudono questo album che purtroppo piacerà ai fanatici delle sonorità edm e a quelli di Madonna, lasciando però un grandissimo punto interrogativo sul fiuto innovativo di quella che probabilmente è ancora la regina della pop-dance, ma c’è già chi viaggia nella corsia di sorpasso… Dura a dirlo per un fan della prima ora come me di Madonna, ma probabilmente la regina è quasi pronta per abdicare !!!! Tre stelle di stima.
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