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Macelleria Mobile di Mezzanotte: Black Lake Confidence

Ritornano le atmosfere misteriose e confidenziali del gruppo romano Macelleria Mobile di Mezzanotte. Un ambient dark jazz ispirato dall'oscuro lago di Bolsena, tra delitti e amori morbosi

Macelleria Mobile Di Mezzanotte

Black Lake Confidence

(Lp, Trips Und Traume)

dark jazz, ambient, industrial

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[youtube id=”qjYtxXGiH4o” width=”620″ height=”360″]

Solo un anno fa i Macelleria Mobile Di Mezzanotte (MMM) avevano rilasciato l’ottimo Hard Boiled Night Club. Cambio di etichetta e nuovo album nel 2013: Black Lake Confidence è il titolo di questo LP, distribuito in una versione limitata a 300 copie.

Ispirato dalle rive scure del lago di Bolsena, il disco tratta i classici temi tanto cari al gruppo romano (violenza, noir, criminali, amori malati e night club). Più oscuro nelle atmosfere rispetto al precedente, le 8 tracce tracciano idealmente una linea che unisce tre luoghi differenti: Twin Peaks (in Just You & I), Dallas (in Kennedism) e Capocotta (in Wilma, The Shore). Rispettivamente sono i luoghi degli assassini di Laura Palmer, del presidente Kennedy e di Wilma Montesi. La loro musica ripercorre infatti gli eventi di cronaca nera e li riporta alla luce, caricandoli sempre dell’alone di mistero che li circonda.

In Black Lake Confidence i MMM pongono più attenzione sugli elementi ambient, ed adottano per la prima volta alcuni strumenti “dal vivo” e non programmati come la chitarra e la batteria (suonata da Paolo Pineschi), non rinunciando al tipico approccio jazz noir e industriale.

Esemplare è l’opening The Big Nowhere, un saggio di ambient misterioso e spettrale, dove un sax intona una melodia mesta. Il canto di Adriano Vincenti è come sempre catacombale. Le pulsazioni sono ora ovattate ora decise. Il tutto è saggiamente bilanciato con rumori ossessivi e una certa vena gotica.

Nelle folate elettroniche di 1952 il crooner romano racconta le sue storie noir per perdenti: sono storie malinconiche e malsane, affogate nel whiskey di qualche night club sperduto.

Nello scenario post-industriale di Death Of A Caddie, tra modulazioni sonore e sax che appare e scompare nel vuoto, Il canto si fa decisamente diabolico (memore di un Nick Cave più mansueto).

Kennedism è un dolce requiem per voci registrate e una batteria che cresce per poi affogare ciclicamente.

Seguono la splendida cover Just You & I del duo Lynch-Badalamenti, e l’ansiogena Drive In Lovers.

Wilma, The Shore è un jazz da night club, con voci trovate e lamenti di un sax solitario.

La chiusura è affidata a Black Lake Confidence, vertice di questo disco. Il noise di sottofondo e le note di un pianoforte rassegnato non fanno intravedere luce dopo i crimini e gli omicidi raccontati nelle precedenti tracce, ma solo oscurità e dolore eterno. Anche il sax si unisce in questo clima morboso. Il finale del pezzo è tenebroso, un lago nero che custodisce delitti e orrori del mondo.

I Macelleria Mobile di Mezzanotte variando di poco la formula ottengono ancora il massimo dei risultati. Le atmosfere dark jazz virano verso lidi più ambient, aumentando il fascino delle storie raccontate dal crooner Adriano Vincenti con la collaborazione dei suoi partners in crime Lorenzo Mancinanti (elettronica) e Pierluigi Ferro (sax).

Ascolta Macelleria Mobile di Mezzanotte: Black Lake Confidence

 

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