Legittimo Brigantaggio
Liberamente Tratto
(Cd, Cinico Disincanto)
ska, folk rock
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In poco più di un lustro, i Legittimo Brigantaggio si sono legittimamente conquistati una solida credibilità nell’affollato mondo dell’italico folk, più o meno combat, più o meno rock. Stima dovuta soprattutto ad una serie di concerti tenuti in ogni angolo d’Italia, alla vittoria in diversi contest musicali, alle varie collaborazioni strette con alcuni dei nomi storici della cosiddetta etno music di casa nostra, da Ambrogio Sparagna agli Yo Yo Mundi, dai Gang ai Modena City Ramblers, ad un notevole impegno sociale che li ha visti esibirsi sul palco del Primo Maggio, al fianco di Amnesty International, per la realizzazione di un pozzo in Kenya. Attività, passioni, esperienze ed emozioni confluite, in un modo o nell’altro, in una produzione discografica compressa, finora, in due album apprezzati da pubblico e critica, l’ultimo dei quali pubblicato esattamente due anni fa.
Giunto così alla terza prova, il combo laziale ci regala questo Liberamente Tratto, un progetto ambizioso ed intrigante in cui la musica, i suoni e le storie da raccontare prendono forma e sostanza da un universo artistico policromo e multiforme, composto da parole scritte, pitture, immagini rappresentative di altre epoche e contesti. Romanzi, saggi, poesie, dipinti, fotografie, film; i dieci brani dell’album nascono da altrettante opere d’ingegno del passato più o meno remoto. (Capo)lavori di ispirazione naturalmente non scelti a caso ma bensì espressione di quello “[…]sconvolgimento che una novità rivoluzionaria apporta ad una situazione di stasi[…]”, come ha dichiarato lo stesso Gaetano Lestingi, voce e chitarre della band, al quale si affiancano Domenico Cicala al basso elettrico, Gianluca Agostini al piano elettrico, synth e fisarmonica, Ilario Parascandolo alla batteria e Pino Lestingi alla chitarra elettrica.
Arte che si autoalimenta, dando vita ad un altro da sé diversamente emozionante; un racconto nuovo, naturalmente (con)centrato sulla musica, ed in grado di stimolare tutta la complessità dei sensi. Ed ecco, quindi, dai colori del quadro “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo prendere corpo Uscita Operai, sguardo cupo su un mondo del lavoro sempre più indefinito e privo di tutele; dalle parole del romanzo “Le Intermittenze della Morte” di Josè Saramago emergere La Lettera Viola, una vera e propria provocazione sull’accettazione della morte; dai fotogrammi del film “I Quattrocento Colpi” di François Truffaut materializzarsi Il Dado E’ Tratto, pessimistica visione di un futuro senza speranza. Il sound che pervade trasversalmente tutto il lavoro è la classica ed elegante esplosione di ska/folk rock che da sempre contraddistingue i Legittimo Brigantaggio, resa viva da un’iniezione rigenerante di elettronica ed arie sintetiche che donano freschezza e giusto equilibrio.
Tra un’invettiva pasoliniana sugli Affari Di Famiglia che oggi, più di allora infestano questo sciagurato Paese ed una romantica ballata flaianea sul Tempo Di Uccidere in un Africa in perenne agonia, Liberamente Tratto si presenta come musica consapevole per menti affamate e curiose. Un disco di rimandi, di link ipertestuali in cui perdersi alla scoperta di noi. Ascoltatelo a cuore aperto e buon viaggio.
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