Leftfield
Tourism
(CD, Warner Music)
prog house, electro, dub
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“La migliore band elettronica, punto”: così Scott Kirkland dei Crystal Method ha definito i Leftfield, il duo londinese di musica elettronica composto da Paul Daley e Neil Barnes. Il gruppo nacque nel 1989 a Londra, Inghilterra. Sette anni dopo il greatest hits A Final Hit (pubblicato nel 2005), ritornano con un live album, Tourism. Uno stile inconfondibile, innovativo al punto da essere stato rinominato come leftfield: più che la semplice chillout, perché unisce l’house a sonorità dub, tribal e reggae.
Dopo l’Intro, parte Song of Life, via via sempre più convincente; Black Flute è convulsa e scatenata, il beat di Original avvolge in un abbraccio, stravaganti i ritmi tribali in Afro-Left, Storm 3000 cambia in continuazione ma non è mai noiosa. Release The Pressure è a tratti rilassante, uno scretch apre Inspection (Check One), uno dei pezzi più interessanti del disco; dopo la martellante Afrika Shox, il beat intergalattico di Space Shanty. Chiudono Melt, capolavoro dai toni quasi epici, e l’aggressiva Phat Planet.
Un disco per appassionati e non, sicuramente interessante perché contiene molti pezzi ben riusciti.
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