Le Scimmie Astronauta
Tieniti Forte
(E8 Records)
rock
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Le Scimmie Astronauta è un nome interessante. Di primo impatto suona strano, anche come forma lessicale. Poi nei vari comunicati stampa che hanno annunciato l’uscita dei singoli, dei videoclip e infine dell’album di esordio Tieniti Forte, si scopre che il gruppo siciliano ci tiene molto a ribadire la sua ferma convinzione “che tra tutti gli esseri viventi, l’essere umano sia il più sopravvalutato. La tecnologia avanzata, di cui tanto andiamo fieri, va di pari passo con l’inquinamento e la distruzione graduale della Terra. Le Scimmie Astronauta è un modo sarcastico per definire gli uomini che partono per lo Spazio dimenticando il rubinetto aperto e le luci accese in casa propria”.
Nome interessante, dunque.
Proprio come la musica che, pur ricomprendendosi in quel grandissimo calderone che è il rock, affonda pesantemente le sue radici nell’elettronica.
Spesso i musicisti utilizzano frasi fatte per promuovere i loro lavori. Qualche volta, invece, si spingono a essere sinceri e allora dalle loro menti escono dei pensieri che permeano l’altrui sensibilità e che resistono anche alla strenua prova del tempo. Mi sembra ieri quando un giovane Maurizio Costanzo chiedeva conto a un giovane Claudio Baglioni del perché e del percome delle singole canzoni dell’album Oltre sentendosi rispondere che, cercando di spiegare qualcosa che dovrebbe essere già di per sé stessa esplicativa, si finisce inevitabilmente con il banalizzarla.
Ecco perché, quando mi ritrovo di fronte ai mille libri che idealizzano le liriche di Springsteen e Dylan oppure ai press kit come questo che hanno in qualche modo la presunzione di spiegarti un brano, mi approccio sempre all’artista con un preconcetto negativo. Dev’essere l’ascoltatore a raccogliere il messaggio, anche in forma diversa da quella originariamente voluta o auspicata dal compositore. Sarà poi lui, eventualmente, a richiedere spiegazioni aggiuntive, o a farlo proprio nella forma che preferisce.
Tieniti Forte non è un brutto album, si lascia ascoltare soprattutto da chi ha una propensione al sound di questi nuovi gruppi italiani che, al di là degli arrangiamenti che di volta in volta vestono i motivi vuoi da emorock piuttosto che da altri neologismi pseudo cool, suonano un po’ tutti simili.
Anche la rabbia latente nei confronti di una società distorta che si ha la tendenza a identificare primariamente nei mass-media, nella politica e nelle nuove forme di comunicazione e interscambio globale, è un minimo comun denominatore di tante attuali produzioni.
Le Scimmie Astronauta è proprio un bel nome!
La loro esperienza sui palchi di festival vari e la collaborazione con un produttore come Steve Lyon (Depeche Mode, The Cure, Paul Mc Cartney) è lì a dirci che l’album mira ad avere un respiro internazionale.
…3,2, 1… teniamoci forte: è partito lo shuttle dei primati!
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