Le Jardin Des Bruits
Assoluzione
(Red Cat Records)
canzone d’autore
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Le Jardin Des Bruits sono un duo, Tony Vivona e Simone Tilli, attorniato da alcuni musicisti che li hanno aiutati a realizzare questo album, Assoluzione, disco di cantautorato indie rock nostrano composto da dieci brani. Tony e Simone hanno già lavorato insieme e così continuano a scrivere canzoni introspettive piene di sfumature melodiche tra il malinconico e l’eversivo, a metà tra un Capovilla più disteso e un Finardi più nevrotico.
I due musicisti mettono in fila dieci brani che si muovono in un rock ombroso e una canzone d’autore lineare, un lavoro a tratti cinematografico, con sonici reading come quello della title track che riportano a certe cose dei Santo Niente. Un disco dove le atmosfere soffuse sono pregne di poesia, come la trasognante Impressioni di Novembre, piano, archi, xilofono, che forse funzionano meglio dei momenti rock come la litfibesca Ovunque e Comunque o Mentre Fuori il Giorno Muore in cui le chitarre sembrano per la verità un po’ sbiadite.
Temi personali, analisi della vita, persino un lampo di religione come in Gesù di Maggio dove si immagina un Cristo con tutti i suoi difetti attaccato alla TV. Nell’acustica Scatola di Stelle siamo seduti su una melodia non travolgente ma piacevole, e Salvami che sale lievemente il tiro ma non decolla come vorrebbe.
Disco da una giornata senza eccessivi clamori, in Assoluzione si intravedono dei buoni spunti grazie a questa coppia di artisti che si esprime attraverso una musica quasi senza tempo e senza barocchismi, rimanendo ipnotizzati sulle note dei Le Jardin Des Bruits in questi pomeriggi afosi dove le nuvole son lì che non si decidono a far piovere, come una cosa lasciata a metà.
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