AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Lace: recensione di On Your Way

Lace è un veterano della scena rock (e hard rock) genovese. S'è circondato di un manipolo di ospiti di lusso e ne è uscito fuori On Your Way, che ha l’unica pecca di durare troppo poco.

Lace

On Your Way

hard rock

________________

Dietro al monicker Lace, si cela la figura dell’esperto cantante genovese Davide Merletto che ha messo su questo progetto, che strizza l’occhio alle sonorità hard rock anni ottanta, insieme ad Andrea Torretta (Meganoidi) e Stefano Lionetti (Lionville), oltre ad una coppia ritmica interessante che vede la presenza di Sven Sieber (Crystal Ball) e di due batteristi bravissimi quali John Macaluso (Malmsteen) e Francesco La Rosa (Extrema).

Con un parterre del genere, pieno di nomi importanti all’interno della scena metal e non solo, ne è venuto fuori un lavoro di prim’ordine che ha l’unica pecca di durare molto poco.

Sono, infatti, solo sei i brani contenuti in On Your Way e tutti ci riportano indietro alle sonorità di un tempo che spaziano tra il primo Bon Jovi, i seminali Dare e gli House Of Lords di Gregg Giuffria. Insomma, si spazia tra l’A.O.R. di maniera e un rock metal di impronta prettamente americana che tanto andava di moda molti lustri fa.

Le canzoni, cantate in maniera impeccabile dal “nostro” Merletto, sono belle e solide, intrise di una melodia conturbante che non può lasciare indifferenti gli amanti del genere.

Si spazia da un’ampia ballata come The First Touch alla solidità dell’iniziale On Your Way.

È un clamoroso tuffo nel passato quello che ci regala una band perfetta su tutti i fronti, abile a creare atmosfere andate in soffitta da anni e a scrivere canzoni che hanno un loro perché e che riescono a stare in piedi da sole, come dimostrano le melodiche Dancing Star e la nostalgica Lost In Your Hands. Alla fine dei conti, in un periodo storico in cui il revival è sempre foriero di novità, sarebbe bello che questo progetto potesse proseguire nel corso degli anni futuri, senza rimanere una piccola valvola di sfogo da parte di musicisti dotati di un approccio ed una tecnica musicale di prim’ordine.

Gli ultimi articoli di Francesco Brunale

Condivi sui social network:
Francesco Brunale
Francesco Brunale
Articoli: 271