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La Moncada: Torino Sommersa

Ecco Torino Sommersa, il nuovo album de La Moncada, interessantissima band post rock cuneese. Lasciamoci cullare dai loro intrecci melodici, lasciamo travolgere dal loro rock

La Moncada

Torino Sommersa

(Autoproduzione)

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Torino Sommersa è il titolo del primo lavoro, totalmente autoprodotto, de La Moncada, interessante band cuneese.

Attiva dal 2009, la band nasce da un’idea del cantautore Mattia Calvo riunendo accanto a sè musicisti di estrazioni differenti che potessero interpretare, mutare, influenzare e reinterpretare le sue composizioni.

E’ con questo presupposto che FranK Alloa (Airport Man), Andrea Pisano (Fuh) sostituito poi da Carlo Barbagallo (Suzanne’Silver, Albanopower, Les Dix-Huit Secondes), Davide Maccagno e Gianandrea Cravero (Treehorn) aderiscono al progetto La Moncada.

E Torino Sommersa è appunto il risultato dei primi due anni di lavoro e sperimentazione della band. Una sperimentazione che scava sostanzialmente nel post-rock dove atmosfere dilatate, ritmi lenti e forti crescendo emozionali la fanno da padrona per poi lasciare spazio anche  a riff violenti e a un rock più diretto.

Rabbia Killer, brano di apertura dell’album, ne è un valido esempio: arpeggi di chitarre si intrecciano sinuosi creando melodie irresistibili per poi sfogare davvero nella rabbia rock.

Un leitmotiv, una forma canzone ricorrente se vogliamo, ma per gli estimatori è davvero complicato rimanere saziati, dato il trasporto emotivo che ogni brano riesce a esprimere e per assurdo la diversa estrazione musicale dei componenti de La Moncada portano a un risultato in fin dei conti molto omogeneo, melodicamente eccellente nonché impegnato nelle tematiche affrontate.

Basta ascoltare Revolution, a mio parere il brano migliore dell’album, per rendersi conto dello spessore compositivo e musicale di questa band, alternativa e sperimentale ma mai a discapito della melodia. Cosa davvero non da poco, in quanto fin troppe alternative band cadono in questo errore.

Davvero un bell’album che merita tutta la nostra attenzione.


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Emiliano Malavolta
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