Kula Shaker
K 2.0
(Strange Folk)
rock psichedelico
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“Om Namah Shivaya”. Un saluto“magico” per baciare il ritorno sulle scene dopo sei anni di silenzio della band di Crispian Mills, i Kula Shaker, quel turbine di psichedelica, induismo esoterico e rock speziato che aveva “graffiato” di bellezza i Novanta del Brit pop canonico. Tornano con K 2.0, un disco che si apre a nuove direzioni, pronto a riafferrare il podio alto che la band inglese aveva lasciato per una miscela esplosiva di problemi e incomprensioni.
Ed è subito energia, dolcezza e ricchezza di nuovi moduli estetici coloratissimi, un pop rock aperto, slegato da come lo avevamo conosciuto, rimangono sotto traccia (non poco) i fluidi e i profumi indù che cospargono la tracklist di quel senso estatico, il mantra stupendo di Infinite sound, Hari bol (The sweetest sweet), un fiume di sogno e deliro che abbraccia e si fonde con timbri frikkettoni, country Crows, il tex mex morriconiano High noon, voodoo gospel Let love b (with U), una vibrazione continua che i Kula Shaker smistano in undici tracce “elettricamente” meravigliose.
Registrato tra Inghilterra e Belgio, l’album è un impulso continuo assolutamente credibile, dilatato come negli anni Settanta ed espressivamente contemporaneo Holy flame, Get right get ready, un ascolto pieno che basta a farsi comprendere volentieri anche da chi mastica poco il suo linguaggio.
Si veramente “magico” On Namah Shivaya!
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