Kardia
No
(Cd, Killer Pool Records)
indie, post punk
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No è il secondo album del gruppo romano Kardia. Il precendente Kaleidocristo, uscito nel 2008, fu effettivamente il loro primo banco di prova, dopo che la band aveva già pubblicato due EP (nel 2002 e nel 2004). Successivamente all’uscita di Kaleidocristo il gruppo da quattro componenti si è ridotto a tre: ne consegue un cambio a livello sonoro, che li porta a virare verso un sound più elettronico e pop.
Paolo Alvano (basso e voce), Valerio A. Lundini (chitarre e synth) ed Alessandro Emberti Gialloreti (batteria) in questo lavoro prendono ampio spunto dal periodo pop dei Cure (Settembre), facendo ricorso spesso e volentieri al synth (L’inganno).
La traccia che apre l’album, La Stabilità, è forse emblematica del loro stile: basso singhiozzante, chitarre post-punk, ritornello trascinante; il tutto è condotto cercando sempre lo spunto melodico. In Etica il post-punk cede il passo più al synth-pop, mentre in Hiroshima basso e chitarra raggiungono forse il vertice emotivo dell’album. Non mancano evidenti citazioni lungo questo percorso: dai Killing Joke e Depeche Mode in Rondini (dove il synth ora soffia caldo come la brezza ora punge come l’inverno) a Interpol e Muse in Shooting Stars (l’unica in inglese), passando per gli immancabili Joy Division in Suore (dove le pulsazioni e l’incedere da marcia funebre ricorda molto The Eternal del gruppo di Ian Curtis). A conclusione del disco c’è la ottima Vertigine, dove percussioni, tastiere suggestive e tracce post-rock cercano di elevare l’album, ma forse è troppo tardi.
Il canto arioso e melodico alla lunga può stancare: la prova più convincente a livello vocale è in Suore, il più cupo dei brani che propongono i Kardia. Dall’altra parte No cade spesso nel citazionismo, impedendo al gruppo di esprimere un sound veramente originale.
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