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Jurojin: The Living Measure of Time

I Jurojin sono in grado di entusiasmare sia apprezza i virtuosismi e sia chi invece preferisce un approccio sanguigno e diretto al magmatica materia rock

Jurojin

The Living Measure of Time

(Warner)

post-grunge, rock, alternative

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jurojin recensione the living neasure of timeAttivi dal 2008 e con tantissima attività live alle spalle, i Jurojin arrivano a The Living Measure of Time con una formazione finalmente definitiva.

L’album è stato registrato nel corso di due anni con diversi musicisti, alcuni dei quali fanno ora parte della line-up della band capitanata dal cantante James Alper.

In origine The Living Measure of Time era un EP uscito nel 2010 ed ora arriva in distribuzione europea in versione espansa, seppure si tratti di soli 7 brani per 30 minuti di musica.

I Jurojin sono autori di un alternative rock di matrice sperimentale e con influenze grunge, senza disdegnare qualche suono proveniente dall’india (tablas e sitar) e alcune sfuriate tipiche del metal.

La complessità ritmica, la voce in puro stile 90s e alcuni arrangiamenti influenzati dal progressive rock fanno dei Jurojin una band in grado di entusiasmare sia apprezza i virtuosismi e sia chi invece preferisce un approccio sanguigno e diretto al magmatica materia rock. In attesa di capire cosa ne sarà della collaborazione in atto con la violinista Anna Phoebe (già con i Jethro Tull).

 

 

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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