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Julia Kent: Character

Siete dei tipi che non disdegnate quel tipo di musica che prevede violini, violoncelli, archi ma che non sia necessariamente musica classica? Julia Kent fa al caso vostro. La violoncellista canadese torna dopo due anni con il suo nuovo album Character

Julia Kent

Character

(CD, Goodfellas)

alternative

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Julia Kent- CharacterSiete dei tipi che non disdegnate quel tipo di musica che prevede violini, violoncelli, archi ma che non sia necessariamente musica classica? Julia Kent fa al caso vostro. La violoncellista canadese, ex membro delle Rasputina, ma da un paio d’anni avviata ad una carriera solista, torna dopo due anni con il suo nuovo album, registrato interamente nel suo studio casalingo, Character.

Un titolo abbastanza esplicativo visto che nelle sue intenzioni l’artista ha voluto con questo disco raccontare il processo della vita che a volte appare come una sorta di fiction e pertanto noi ne siamo gli inconsapevoli protagonisti, appunto i characters.

Non a caso nel suo lavoro, totalmente strumentale, possiamo imbatterci in alcune tracce che non stonerebbero affatto in alcuni film. E’ il caso di Intent, Salute e Nina and Oscar.

Altre tracce, in cui vi sono per protagonisti sempre gli archi ed il violoncello di Julia, si contraddistinguono per sonorità più cupe ed angoscianti, come Ebb e Fall.

In equilibrio perfetto, o se preferite un’armonia di archi, sia Transportation che Only Child.

Tourbillon è il titolo della track che vede proprio un tourbillon di archi.

Flicker rompe un pò lo schema vista la presenza del pianoforte e della batteria.

Kingdom sembra un omaggio all’intro di Time dei Pink Floyd con questi rumori che sembrano il ticchettio degli orologi.

Julia Kent dimostra di avere talento da vendere. Tuttavia, nelle sue buone intenzioni, tende un pò troppo ad appiattirsi. Il fatto di ricorrere solo alla musica strumentale, ed agli archi, può risultare alla lunga un pò troppo ripetitivo. Qualche elemento di rottura da un’artista che è nata suonando l’alternative rock, ci si aspetterebbe. In passato ha dimostrato di essere una violoncellista ecclettica, un pò di ecclettismo anche adesso non guasterebbe.

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Matteo Valeri
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