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Jowjo: Out of the Window Into the House

Post-rock e folk à la John Fahey fanno di Out of the Window Into the House un lavoro ambizioso e abbastanza sorprendente

Jowjo

Out of the Window Into the House

(Cd, Riff Records)

post-folk

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Jowjo- Out of the Window Into the HouseAlcuni album dispongono di ciò che può rivelarsi, allo stesso tempo, sia pregio che difetto: l’impalpabilità, ad esempio.  Nel caso di Jowjo progetto dietro al cui moniker si cela Sergio Carlini, già chitarrista e compositore nei Three Second Kiss – e del suo Out of the Window Into the House, l’impalpabilità ha a che fare innanzitutto con la diluizione spaziotemporale del post-rock (in relazione diretta con quella ereditata dalla “tradizione” degli Slint). Difficile parlare, in tal senso, di mancanza vera e propria. E poi c’è il folk a conferire tangibilità alla materia, seppure non proprio di folk tipico si tratta: qui si ha a che fare, più che altro, con quello “trascendentale” di John Fahey o Robbie Basho (ad arrecare così ulteriore astrattezza all’album).

Ma è proprio questo il punto focale. Una musica da camera che fa uso del violino (Giovanni Fiderio) e del banjo (Paolo Iocca), oltre che delle chitarre di Carlini (ci sono pure chitarra ed archetto di Stefano Pilia, c’è la batteria di Julien Fernandez su Ancora nessun messaggero e Crispy Guaranteed, e in teoria potrebbe esserci qualsiasi altra cosa) all’interno di un contesto folk (alt o psycho quanto si vuole), non potrà produrre che brani d’avant-rock sufficientemente riusciti se non privi dell’abilità dei musicisti, quando c’è di mezzo anche la ricerca. E qui di abilità e ricerca ce n’è in quantità.

Qualcuno potrebbe forse sbandierare la noia come limite. Esercizio di stile o superamento degli orizzonti? Difficile dirlo. Ma la cura e il risultato finale – c’è pure il mastering, in quel di Chicago, di Bob Weston (Shellac) – fanno pensare a qualcosa di più che a una semplice operazione dialogico-strumentale fine a se stessa. Eppure il dubbio rimane.  Nel frattempo, però, non ci lasceremo sfuggire le trame accurate dell’opera. Unico riferimento possibile.


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