Jon Allen
Sweet Defeat
(Cd, Monologue Records)
Folk Rock, Songwriting
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A due anni di distanza dall’esordio con l’album Dead Man’s Suit che gli valse molti consensi positivi, primi fra tutti quelli di BBC Radio 2 e di Jools Holland che lo volle nel suo famoso spettacolo televisivo, torna Jon Allen con Sweet Defeat.
Nonostante Jon Allen sia inglese, le canzoni di questo secondo lavoro, come d’altronde la sua prima produzione, calcano il terreno del rock tradizionale americano, anche se in brani del primo album come l’omonimo Dead Man’s Suit aveva azzardato maggiormente.
Si parte con Joanna, classico brano da airplay a stelle e strisce in cui Jon si presenta con una voce molto gradevole, così come gradevole è l’ascolto dei suoi brani.
In Stealing Away si trovano toni più dimessi e viene quasi immediato fare riferimento ad un James Taylor un po’ acerbo o anche a Bob Dylan.
Dopo la trascurabile Time To Cry colpisce Broken Town, brano molto melodico che a tratti ricorda la dolcezza di James Blunt.
Lucky I Guess fa un’incursione nel country-blues: brano degno di nota e probabilmente anche il più orecchiabile per i non cultori del genere.
Dopo la ballata Think Of You arriva il brano omonimo dell’album; Sweet Defeat è intrisa di soul e si rivela la punta di diamante di questo secondo lavoro di Allen.
L’album fila liscio come l’olio con altre due ballate: Love’s Made A Fool Out Of Me e Here Tonight sono piacevoli da ascoltare ma purtroppo non lasciano il segno.
No One Gets OutOf Here Alive, aumenta il ritmo e accompagna alla conclusiva Last Orders, altro brano di punta di questo Sweet Defeat.
Jon Allen è un cantautore dotato di grandi potenzialità, di una voce molto adatta al genere che interpreta e di una semplicità che colpisce. Purtroppo per lui, il genere e la semplicità non sono quello che sembra chiedere attualmente un mercato europeo indirizzato verso altre sonorità rock.
Perfetto per farsi rapire in un ascolto senza pensieri in un mondo a volte troppo caotico.
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