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Joe D. Palma: Generazione Brucaliffo

Sarcastici, acustici, piacevoli, i padovani Joe D. Palma in questo primo Ep raccontano con ironia la nuova generazione che resta alla finestra in attesa di un futuro tangibile

Joe D. Palma

Generazione Brucaliffo

(La Clinica Dischi)

indie pop

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JOE D.PALMA recensioneBand padovana nata da poco, i Joe D. Palma sono quattro ragazzi che hanno già alle spalle una discreta attività live aprendo i concerti dei Nadar Solo e dei Management del Dolore Post-Operatorio. I primi brani che hanno scritto sono finiti in questo Ep dal titolo Generazione Brucaliffo, il loro manifesto sulla personale visione della vita da prendere al volo, adesso, così come viene, senza tante apprensioni, come insegna il celebre personaggio di Lewis Carroll riadattato dalla Disney.

Sono cinque brani della loro produzione che risultano acustici ed ironici, dove le voci si intrecciano su testi spensierati e brani diretti riversati in piacevoli mood. Si racconta una giovinezza vissuta senza tante menate: i corsi universitari, la vita sessuale promiscua, le birrette con gli amici, le fumate a tarda notte. Il futuro, finire gli studi, trovarsi un lavoro, mettere su famiglia, fare il mutuo… tutto a suo tempo.

I Joe D. Palma raccontano la Generazione Brucaliffo, con i loro amici alla Rimbaud che nonostante le dichiarate aspirazioni sembrano accontentarsi di oziare sui social e nelle osterie, o ritrovandosi allo Yarda, il bar di quartiere, prima di andare a consegnare le pizze in motorino.

La divertente Chissenefrega è un brano incalzante su un’idea di Paese che non ci appartiene, quello di quanto è trend l’Expo, delle onnipresenti Barbara d’Urso e Belen, di questa mania insopportabile dei selfie in ogniddove. C’è delusione per una storia d’amore ormai finita, in fondo nemmeno cominciata, con Laura, ragazza di campagna poco incline alla vita mondana, senza amici e spasimanti. Ma si racconta anche dello splendido legame tra due fratelli in Irene, sorella del cantante, presenza importante nella vita di Giorgio Cagnin.

I tre suonano prevalentemente un set acustico, con innesti elettronici per impreziosire i brani qua e là, rivelandosi piuttosto distesi e sarcastici in questa prima apparizione discografica. Mi piacciono i giovani che raccontano le cose in maniera diretta, e loro lo fanno, ma ancora di più quando riescono ad esprimersi con originalità maturando strumentalmente e liricamente. Perché per adesso vanno presi così come sono, come questo Ep, come questi brani. Resta da vedere sulla distanza, leggasi “album”, come i Joe D. Palma riusciranno a stupirci, le premesse sembrano buone.

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Luca Paisiello
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