Jack White
Boarding House Reach
(Third Man records)
alternative, blues, acid-rock
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Che Jack White fosse un artista poliedrico già si sapeva; un talento pieno di sfaccettature a volte più limpide, altre volte più confuse. Quello che è evidente in questo nuovo lavoro Boarding House Reach è invece che ha provato ad unire tutte le sue componenti e divertendosi un sacco ha creato il caos più assoluto.
La sua genialità è che in questo “caos” ha prodotto un album che suona alla grande ed è molto gradevole all’ascolto. Connected By Love, primo estratto da questo nuovo lavoro, è un blues classico alla Jack White condito da un ritornello che si avvicina molto alla musica spiritual.
Why Walk A Dog? è una traccia già più sperimentale, psicotica, con un hammond che inquieta e trasporta in un’altra dimensione.
Sembra saltare fuori dalla produzione dei Calibro 35 la successiva Corporation, quasi 6 minuti di funk tribale direttamente dai polizieschi anni ’70 italiani.
Poco più di uno speak da un minuto e mezzo con Abulia And Akrasia e si giunge alle sonorità distorte di Hypermisophoniac.
Se si pensa che le sperimentazioni sonore di Ice Station Zebra potrebbero benissimo stare nel repertorio dei The Dead Weather, progetto parallelo di White, si ha la certezza di ciò nella seguente Over And Over And Over, il pezzo più trainante e caratteristico dell’album. Già un classico che porta l’impronta dell’artista di Detroit.
Con Everything You’ve Ever Learned si torna ad un ibrido fra sonorità tribali, blues e chitarre abrasive, ma anche Respect Commander viaggia fra sperimentazione e suoni acidi che ci portano in un universo parallelo dove Jack duetta e si diverte con Jimi Hendrix.
Ezmerelda Steals the Show è un altro skip parlato trascurabile che introduce alla gran chiusura con il sound robotico di Get In The Mind Shaft, seguito dal new-country di What’s Done Is Done per poi capitolare alla grandissima con l’acustica Humoresque.
Da ascoltare tutto d’un fiato, questo Boarding House Reach è probabilmente il lavoro più contaminato di Jack White. Assolutamente essenziale in questo 2018 già pieno di ottima musica.
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