J Mascis
Tied to a star
(Sub Pop Records)
acoustic rock
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Alla faccia dell’indie, delle nuove tendenze, di quei miscugli subdoli e attorcigliati che tocca digerire quotidianamente dentro un ascolto e l’altro, ma cosa c’è di meglio di un bel e sano disco di ballate brividose, elisir di lunga vita e di ascolti rilassanti e di puro piacere? Ad alleviare il bisogno ci pensa J Mascis col nuovo e straordinario “teller work” Tied to a star, nove ballate acustiche e una Every morning che si contraddistingue per una dose elettrica e una batteria a seguirne la galoppata che celebrano degnamente un artista che dentro e fuori i Dinosaur Jr, regala sempre e comunque momenti, attimi dal marchio eccellente e di immenso respiro.
Ed è un ascolto di gamma, sofficità e folkly, ballate e psichedelica morigerata per una tracklist che si inserisce appieno nelle cose musicali più belle di questa tranche del 2014, un disco che prosegue indisturbato senza un benché minimo cedimento dell’arte Mascisiana, ovvero quella di incantare teneramente orecchi e animi. Lo stile del musicista americano è inconfondibile, arpeggi, spennate, melodie e tutto il sentore di una grazia di provincia che si insinua ovunque, gli accordi aperti e sognanti di Heal the star, l’intimità sottovoce di Stumble, i sapori west coastiani di Drifter, Come down e la poetica stoppata che staziona in Better plane si assumo tutta la responsabilità di guidare l’ascolto in un mondo, in un immaginario fantastico dai grandi spazi, e anche questa volta il “vecchio dinosauro jr.” colpisce in pieno la scommessa di un tocco personale indelebile.
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