Isolée
Well Spent Youth
(Cd, Pampa Records)
minimal
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Rajko Müller. Se questo nome non riconduce a nulla nel mondo musicale, il suo pseudonimo Isolée è una leggenda nella scena minimal degli anni 00. Produttore innovativo e in continua evoluzione, Müller rilascia dopo sette anni Well Spent Youth, atteso seguito del must-have We Are Monster.
Smanettatore di synth fin da giovane, Rajko Müller entra nella scena house, hip hop e techno dopo una breve militanza nel panorama pop. Questo cambiamento di rotta porterà alla nascita di Isolée e alla prima hit targata 1998, Beau Mot Plage. Con We Are Monster, secondo album in studio, Isolée rivoluziona la concezione dell’electronic dance seguendo un approccio minimal e più astratto. Seguono numerosi remix di artisti come Blaze, Franz Ferdinand e Tiga, una serie di EP e una collezione di brani nel 2006, Western Store.
Il ritorno del produttore tedesco non può che suscitare curiosità tra gli appassionati, trasportando l’ascoltatore in una astratta dimensione parallela ancora una volta, anche se più intima ed evasiva dei lavori precedenti. Questa scelta musicale gioca a sfavore dei fan di brani come Blue, Beau Mot Plage e Schrapnell ad esempio, in quanto la linearità del suono gioca a discapito di mix ed atmosfere più concitate. Paloma Triste ne è un esempio lampante, evolvendosi fino a culminare in un funk accennato. Sotto un più ampio spettro Well Spent Youth spazia tra brani tendenti al tech-pop (Celeste, Today) a suggestivi rimandi low-key house (Thirteen Times an Hour, Taktell), suoni già presenti nel precedente We Are Monster . Interessanti soprattutto Going Nowhere e Transmission, brani che si evolvono in un flusso continuo di concatenazioni sonore.
Nonostante manchi di quella vitalità che è stata il punto di forza del suo predecessore, Well Spent Youth porta il marchio inconfondibile di Isolée, che sono sicura lo renderà apprezzato ampiamente dagli amanti del genere.
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