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Invers: Il Peggiore Dei Tuoi Figli

Prima prova ben riuscita per i biellesi Invers, che con Il Peggiore Dei Tuoi Figli creano un ottimo connubio di cantautorato italiano e post punk d'ispirazione d'oltre manica

Invers

Il peggiore Dei Tuoi Figli

(Cd, Vina Records)

post punk, indie rock

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Invers- Il Peggiore Dei Tuoi FigliEsordio brillante per i biellesi Invers, band post punk di cui nelle scorse settimane è arrivato il primo album Il Peggiore Dei Tuoi Figli. Si formano nel 2008, e dopo modifiche, nuovi inserimenti e due ep indipendenti, arrivano, nel 2011, ad aprire un concerto dei Ministri e degli Zen Circus.

Il Peggiore Dei Miei Figli si compone di dieci tracce inedite e un rifacimento originale della stupenda Mio Fratello E’ Figlio Unico del grande Rino Gaetano. Proprio come lui, con un’ironia estremamente tagliente descrivono l’Italia nella sua realtà più nera, senza però fare a meno di tematiche più interiori, come la solitudine e l’inesorabile scorrere della vita nel suo alterarsi di perdite e conquiste.

Ad attirare maggiormente l’attenzione è sicuramente la prima traccia, Io Ti Ucciderò, che rimane immediatamente in testa per le forti parole e per il ritmo incalzante. Molto provocatoria All’Italia, con la quale non risparmiano critiche politiche e anche religiose al nostro bel paese. Del tutto pazza la cover di Mio Fratello E’ Figlio Unico, che veste qui inediti panni post punk, senza perdere però la vena di meravigliosa disperazione che trapela dal testo e che per anni ci ha trasmesso (e continua a trasmetterci) la versione originale. Meno incisiva risulta invece la traccia che dà il nome all’album, Il Peggiore Dei Tuoi Figli, che pur avendo un testo interessante, non è valorizzata abbastanza dalla musica.

Un album comunque piacevole per gli Invers, con arrangiamenti del tutto fuori dai nostri canoni rock italiani, ma non per questo inferiori. Anzi, sebbene l’ispirazione anglosassone è palese, le parole italiane e la musica tipicamente straniera si sposano alla perfezione. Particolare anche la voce del cantante, che se a un primo ascolto crea quasi perplessità per la sua secchezza e nevroticità, subito dopo si insinua piacevolmente nella testa proprio grazie a questa sua caratteristica. Un po’ di monotonia ritmica, ma di sicuro un ottimo inizio che crea nell’ascoltatore la curiosità di approfondirne la conoscenza.

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