L’Invasione Degli Omini Verdi
Il Banco Piange
(Indiebox)
hardcore, punk
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Torna allo scoperto uno dei gruppi punk più importanti del nostro paese, L’Invasione Degli Omini Verdi, con un disco più arrabbiato che mai: Il Banco Piange.
Non vanno tanto per il sottile né si perdono in chiacchiere e il brano d’apertura, Il Meglio di me, è subito uno schiaffo in pieno volto. C’è sicuramente nell’aria qualcosa dei Motorhead, specialmente nella sezione ritmica, con questo essere veloce, aggressiva e incalzante.
Le chitarre invece navigano in acque più hard rock puro, qualcosa ricorda vagamente alcuni lavori di Slash con i Velvet Revolver, come i riff della già citata Il meglio di me o di Rivoluzione.
Nella parte centrale del disco L’invasione Degli Omini Verdi presenta alcune variazioni sul tema, Ancora qui rallenta un po’ i ritmi e fa respirare l’ascoltatore. In Nato Morto arrivano addirittura delle acustiche! La voce suona meglio sul brano lento e tranquillo, belle chitarre serrate, questa è probabilmente la canzone di Il banco Piange che resta più in testa.
Altre influenze extra punk in Troia Brucia, che cammina su terreni alla Rage Against The Machine, fino a sprazzi nu-metal qui e lì.
Un perfetto mix di punk e hard rock, con batteria da cardiopalma, Il Banco Piange è in poche parole energia pura. Presenta in alcuni punti il rischio di poter se non annoiare quanto meno stancare leggermente, per la ripetitività di tempi, riff o linee vocali ma l’inserimento di alcuni brani differenti aiuta l’ascoltatore a distrarsi un po’ e a riprendere fiato!
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