Granpa
In Fast We Trust
(CD, Octopus Records)
rock
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Una delle caratteristiche che contraddistingue la nuova scena musicale italiana, ed a guardar bene anche quella internazionale, è il proliferare di gruppi musicali che non sono altro che progetti paralleli creati da musicisti che già militano tra le fila di band già note. Non uso il termine famose, perché non è sempre vero. Nel caso dei Granpa, lo è, poiché Gianluca Bartolo, è una delle anime del Pan del Diavolo, e loro famosi lo sono.
Perché questo fenomeno è sempre più diffuso? Le risposte alla domanda sono molteplici: dal pragmatico “per lavorare di più”, al romantico “per esplorare nuovi territori musicali”, al ludico “per divertirsi”, al frustrante “per fare veramente quello che mi piace”, che come risposta è un po’ imbarazzante ma credo che in molti casi sia la verità. Quale risposta meglio si adatta al progetto Granpa? Non ho dubbi, per divertimento, perché In Fast We Trust è un disco veramente divertente e suonato bene. Non ha la pretesa di dire qualcosa di nuovo perché in maniera estremamente rigorosa e felice, il disco è una sequenza di canoni classici, già incasellati nella storia della musica rock dagli anni ’70 in poi. D’altronde il nome della band e la copertina del disco sono già indicativi di dove si va a parare: la dentiera del nonno Mick Jagger è comunque sempre rock.
L’Italia è lontanissima dai suoni di queste canzoni, che abbracciano tutto l’arco costituzionale rock da San Francisco fino all’estuario del Tamigi. Certo, ascoltandolo un nome viene più alla mente di altri, e credo che per loro sia un orgoglio l’accostamento ai Led Zeppelin.
Ma si sente chiaramente che il loro scopo non è la semplice emulazione, perché ci sono brani che hanno un andamento decisamente più moderno di Page e company, anzi attacchi e sviluppi molto più vicini a Blur e White Stripes che alle glorie del passato.
Vorrei indicarvi una canzone simbolo, che si stacchi dalle altre per una qualsiasi ragione, ma non c’è. Almeno non per me. Tutte di altissimo livello, tutte potenti e ben equilibrate tra gruppo e solo. Unica pecca, non c’è il singolone, il rock anthem, la canzone da imporre all’ascolto. Anche se questo credo sia una loro scelta. Ottimo disco.
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